Anche Guido Rasi è preoccupato dalla diffusione della variante Omicron. I vaccini finora utilizzati potrebbero infatti non coprire da questa variante. Per questo è necessario introdurre nuove misure restrittive anche per i vaccinati, come ad esempio l’uso del tampone. Secondo il consulente del Commissario all’emergenza Covid, il generle Francesco Paolo Figliuolo, oltre i cinque mesi il green pass perde ogni giorno validità. Per questo consiglia di fare la terza dose entro cinque mesi dalla seconda.
“Dopo 5 mesi va fatto il booster del vaccino. Oltre quel termine il green pass perde ogni giorno un po’ di validità rispetto alla circolazione del virus. Se fossimo in un momento di bassa circolazione non sarebbe così, ma se il virus gira molto va rivista la durata del pass”, spiega Guido Rasi a Sky tg24. “Già la variante Delta sta colpendo molto i bambini e ci aspettiamo che sia così anche con la Omicron che è più efficiente nell’infettare. Il vaccino è fondamentale per i bambini. Tre milioni e 600mila americani lo hanno già fatto”, aggiunge il consulente di Figliuolo parlando del vaccino ai bambini.
“La variante Omicron è di una velocità spaventosa nel contagiare. – lancia l’allarme Rasi sul green pass – Speriamo sia solo capacità d’infezione e non malattia. Tante chiacchiere e pochi dati (su questa variante). Fondamentale sarà sapere qual è la percentuale di perdita di efficacia dei vaccini”. Per il professore, inoltre, “bisognerà fare una riflessione molto ampia tra 10 o 15 giorni, quando della variante Omicron sapremo molte cose che stiamo imparando. Per esempio stiamo imparando che questa variante ridurrà di un’altra piccola percentuale la nostra capacità di reagire dal punto di vista immunologico. Sarà una piccola riduzione, non una completa inefficacia dei vaccini, e questo è importante”.
“Però abbiamo perso un po’ con la Delta, un po’ con la Omicron. Dobbiamo iniziare a pensare allora di usare anche i tamponi in alcune situazioni. Il tampone in entrata ci dà un vantaggio di tempo per completare le terze dosi”, avverte Rasi. “La protezione data dal vaccino è basata su un calcolo probabilistico molto alto. – conclude – Muoiono 16 non vaccinati per ogni vaccinato con tre cicli. Questo è il motivo per cui vaccinarsi. Bisogna poi distinguere tra malattia e infezione. Prevenire l’infezione di un virus con l’aerosol è molto difficile, prevenire col vaccino è possibile”.
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