«Non posso essere ipocrita e tacere i grandi contrasti che ha avuto con la comunità Lgbt con il suo pontificato» dice l’ex parlamentare Vladimir Luxuria intervistata dall’agenzia Adnkronos per commentare la morte di Papa Ratzinger:«Un uomo importante – dice così spiegando il suo pensiero – un punto di riferimento per il mondo cattolico, mi dispiace per la perdita della persona e della sofferenza».
Luxuria non può scordare le dichiarazioni di Benedetto XVI sui diritti della comunità Lgbt durante il suo pontificato: «Sono state al limite dell’ossessione, su tutti i temi e le leggi che potessero favorire le nostre vite, i nostri affetti. Sicuramente mi dispiace per la perdita dell’uomo, ma non posso essere ipocrita e dimenticare le ingerenze e le dichiarazioni molto forti contro di noi. Quella che mi ferì in modo più forte fu il definire l’omosessualità “socialmente pericolosa”, quella frase ha eretto il muro più grande tra noi e il Vaticano. Ha etichettato le nozze gay come “il potere antispirituale dell’Anticristo” o come “autodistruzione della società”».
Posizioni della chiesa cattolica che secondo Luxuria sono cambiate con l’arrivo di Papa Francesco: «Ora mi auguro che questo dialogo dell’abbattimento dei muri e di costruire dei ponti, usando i mattoni di questi muri demoliti, possa continuare nel futuro e che non ci sia più questa lotta così aspra, pur nel rispetto delle diverse posizioni, tra la nostra comunità, il Vaticano e tutte le religioni».