Sebbene se ne parli dal 2015, il controllo dell’assicurazione RC auto attraverso autovelox e tutor stenta a diventare realtà. A introdurlo il disegno di legge sulla concorrenza dell’ottobre del 2015 che per quanto riguarda l’accertamento della violazione dell’obbligo dell’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi, introduce la possibilità che il rilevamento avvenga attraverso dispositivi come autovelox e tutor, senza la necessaria presenza di personale di polizia stradale.
Ma il passaggio dalla prescrizione alla pratica è frenato dalla necessaria omologazione degli strumenti di videosorveglianza deputati a rilevare il mancato obbligo assicurativo. Eppure l’obbligo di esporre sull’automobile il tagliando che attesta l’avvenuta assicurazione è scomparso nell’autunno 2015.
Individuare l’assenza dell’assicurazione RC auto
Nonostante la dematerializzazione del contrassegno assicurativo, stando ai dati dell’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), abbia ridotto l’evasione di circa il 15%, facendo passare i veicoli non assicurati da 3,9 a 3,4 milioni, i numeri dei mezzi non assicurati è ancora alta.
Ecco allora che la necessità di omologare i sistemi atti a rilevare il mancato obbligo, dai telepass, ai tutor, alle telecamere di video sorveglianza comunali, manifesta la sua urgenza e la sua importanza come deterrente.
La banche dati relative ai veicoli assicurati sono sempre aggiornate e interconnesse fra loro, rendendo semplice l’individuazione di un veicolo non assicurato. Ma l’assenza di omologazione impedisce ai sistemi di emettere sanzioni in remoto.
Diversa invece la situazione per le telecamere mobili, utilizzate in presenza di personale di polizia municipale e polizia stradale. L’utilizzo di questa strumentazione da parte anche di un solo operatore è lecita, e l’individuazione dell’evasione della polizza RC auto con questo strumento porterà come conseguenza l’emissione di una sanzione valida.
La polizia verificherà nei data base di Motorizzazione e assicurazioni la regolarità della posizione assicurativa (ma anche la presenza della revisione come da termini di legge). In caso di irregolarità scatterà la richiesta al proprietario di presentazione della documentazione. Se questa non sarà regolare scatterà la sanzione.
L’obbligo del certificato dell’assicurazione RC auto
Non è inutile ricordare che, sebbene sia scomparso l’obbligo di esporre il tagliando assicurativo, resta in vigore quello di conservare in auto il certificato assicurativo, sia esso in formato cartaceo o digitale. In caso di controlli infatti, nel caso in cui le banche dati non siano momentaneamente accessibili o non fossero aggiornate, l’automobilista può dimostrare di aver ottemperato all’obbligo, esibendo la polizza o la quietanza di pagamento.
È poi possibile verificare la copertura assicurativa di ogni veicolo sul portale dell’automobilista (dove fra l’altro, previa registrazione, è possibile verificare anche lo stato dei punti sulla propria patente) e sulla app iPatente.
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