Urbano Cairo, patron della Cairo Communication, non ha alcuna intenzione di mollare sull’acquisizione di Rcs. E in risposta all’asse Bonomi-Della Valle che aveva lanciato un’offerta pubblica di acquisto più accattivante della sua, l’editore de La 7 vuole ora tornare a riappropriarsi dell’offerta più interessante.
Il consiglio di amministrazione della Cairo Communication ha deliberato l’aumento dell’offerta da 0.12 a 0.16 azioni Cairo per ogni azione Rcs, proponendo di fatto un aumento del 33% rispetto all’offerta iniziale.
«Questo che abbiamo avanzato è un rilancio importante – ha dichiarato Cairo al termine della riunione del cda -, per cui la nostra rimane un’offerta pubblica senza una parte di contanti. Abbiamo anche approvato un piano industriale dei due gruppi, di cui prevediamo di effettuare una fusione entro 24 mesi al massimo».
Il rilancio di Cairo è avvenuto non solo per risultare competitivo dinanzi all’Opa di Andrea Bonomi, ma anche per tornare a destare attenzione agli occhi del cda di Rcs che nei giorni scorsi aveva valutato “non positivamente” la prima Ops di Cairo.
E infatti con questo rilancio tutto torna ad essere probabile. Urbano Cairo ha in mente un progetto piuttosto interessante per il destino di Rcs: l’entità che potrebbe nascere dalla fusione di Cairo e Rcs, infatti, potrebbe portare a ricavi per 1.273 milioni nel 2017 e per 1.340 milioni nell’anno seguente.
Viviana Bottalico