Alla vigilia del Consiglio europeo previsto a Bruxelles, arriva buone notizie: sembra infatti che la presidenza tedesca dell’Ue abbia raggiunto un accordo con Polonia e Ungheria, che hanno posto il veto su Recovery Fund e bilancio pluriennale dell’Unione. Una notizia che circola da ore, lanciata dall’Huffington Post che ha parlato di “compromesso che confermerebbe l’accordo legislativo con il Parlamento europeo, che lega l’erogazione dei fondi al rispetto dello stato di diritto, ma sarebbe accompagnato da una dichiarazione politica, contenuta nelle conclusioni del Consiglio europeo, che riconosca la sovranità degli Stati, anche in materia di immigrazione”.
Inoltre, diventerebbe operativo solo dopo una sentenza della Corte di giustizia europea, non prima del 2022, dietro ricorso di Varsavia e Budapest. Una notizia alla quale ha fatto seguito l’annuncio del vice premier polacco Jaroslaw Gowin, da sempre favorevole a un compromesso, che ha parlato di spiragli nella trattativa.
“La logica del ‘veto o morte’ va contro il nostro interesse nazionale – ha scritto il premier polacco su Twitter – Come ha detto Victor Orban, siamo a un centimetro dalla soluzione: sia per la Polonia sovrana che per l’Europa comune. Garantendo i diritti indipendenti della Polonia e utilizzando centinaia di miliardi di fondi dell’Ue”.
Il compromesso raggiunto amplificherebbe anche il freno di emergenza, a disposizione di ogni Stato per bloccare i fondi di un altro paese membro qualora i piani di ripresa nazionali non risultassero convincenti. L’accordo va comunque approvato dai 27 paesi membri, al Consiglio europeo.
I consigli del consigliere leghista: “Spendete solo da chi è vicino al partito”