Come più volte dichiarato durante la campagna elettorale, il nuovo governo di centrodestra ha tutte le intenzioni di mettere mano al reddito di cittadinanza. Secondo quanto si apprende, e alla luce delle ripetute dichiarazioni del neo premier Giorgia Meloni, la platea degli attuali beneficiari verrà ampiamente limitata. Insomma, il reddito potrebbe andare esclusivamente alle persone realmente fragili che non possono lavorare, Mentre tutti gli altri dovranno trovarsi un’occupazione.
Secondo Giorgia Meloni il reddito di cittadinanza “ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l’Italia”. Il presidente del Consiglio precisa anche di essere intenzionato a “mantenere e, laddove possibile, aumentare il doveroso sostegno economico per i soggetti effettivamente fragili non in condizioni di lavorare”. Tutti gli altri attuali percettori dell’assegno dovranno invece trovarsi al più presto un lavoro.
Secondo le ultime indiscrezioni, l’obiettivo dell’esecutivo per il 2023 è quello di dare vita a due strumenti assistenziali diversi. Uno riservato a tutti quei cittadini che, per i problemi di più varia natura, sono veramente inabili al lavoro. E l’altra orientata invece all’inserimento lavorativo, così come era stato inizialmente pensato dagli stessi promotori della misura del Movimento 5 Stelle.
Ma sui percettori di reddito di cittadinanza si riversa anche la doccia fredda rappresentata dalle parole di Matteo Salvini. Il leader della Lega, e viceministro del governo Meloni, propone infatti di sospenderlo per sei mesi “a quei 900mila percettori del reddito che sono in condizioni di lavorare e che già lo percepiscono da diciotto mesi”. Insomma, secondo il governo, a chi verrà privato del reddito verranno destinate le risorse del Fondo sociale europeo che verranno utilizzate per periodi di formazione durante i quali verrà versato anche un sussidio.
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