Mentre in queste ore il governo è alle prese con la decisione più difficile in assoluto, ossia se far scattare già dai prossimi giorni un lockdown nazionale, visti i dati allarmanti dell’ultimo monitoraggio, intanto si pensa anche a come affrontare il Natale. A questo punto è evidente che le festività così come le abbiamo conosciute finora, per quest’anno “ce le siamo giocate”, come diceva già pochi giorni fa il primario dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli. Di cene e scambi di regali in famiglia o tra amici, quindi, probabilmente non se ne parlerà proprio. Per questo il governo ora sta pensando a un provvedimento ad hoc per regolamentare i comportamenti degli italiani durante le festività natalizie.
A ribadirlo è anche la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, che in un’intervista a La Stampa parla proprio di un “provvedimento che riguarderà il Natale”, una sorta di vademecum come già avvenuto per esempio negli Stati Uniti in occasione di festività come Halloween o il Thanksgiving day. Il premier Giuseppe Conte lo aveva già anticipato di recente, quando aveva detto che il prossimo Natale sarà all’insegna di poche cene in famiglia, il più ristrette possibile, e via libera agli scambi di regali, sperando di sostenere un po’ le spese in un periodo cruciale per tutte le attività commerciali.
La sottosegretaria Zampa entra nel dettaglio: “Si deve dire che non deve essere un Natale solitario, ma che le famiglie possono riunirsi nel nucleo ristretto, parenti di primo grado, fratelli e sorelle”. A dicembre quindi la previsione di Zampa è che rimangano le restrizioni già oggi in vigore, che provano a limitare le visite in famiglia non indispensabili, con qualche apertura in più per le attività commerciali. Certo sempre che la curva epidemiologica non peggiori ulteriormente.
Ancora oggi si assiste infatti a scene che lasciano la sottosegretaria Zampa “sbalordita della leggerezza” di chi non rispetta le regole minime con mascherina e distanziamento: “Non vedo controlli e sanzioni. È passata una narrazione minimalista e molti scienziati e molti politici non hanno contribuito a mantenere il rigore necessario”.
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