Le elezioni politiche del 25 settembre si avvicinano e si alza sempre di più l’asticella delle accuse e delle offese reciproche tra i leader delle diverse forze politiche. Tocca però a Matteo Renzi superare forse il limite. Durante un suo recente intervento, infatti, il fondatore di Italia Viva usa parole durissime contro il leader del M5S Giuseppe Conte.
“Un ex premier mi dice ‘vieni in piazza senza scorta’, dopo avere evocato una guerra civile, e io dico che questo è un modo infame di fare politica – attacca Matteo Renzi durante un incontro all’Associazione nazionale costruttori edili – Quando vedo Conte, e penso che l’ho mandato a casa per portare Draghi, lui ci soffre e io ci godo sempre un po’ di più. Lui fa questo voto di scambio vergognoso, perché almeno Achille Lauro lo faceva coi soldi suoi mentre lui lo fa coi soldi vostri. E poi dice che se tolgono il reddito di cittadinanza fa la guerra civile”, affonda ancora il colpo il leader di Iv.
“Il Pd è ormai il farmaco generico dei cinque stelle. – cambia poi bersaglio Renzi – Ed è molto triste per me. Letta è stato mandato a casa perché ha aumentato le tasse, è stato l’ultimo premier a farlo. Credo che Letta lunedì mattina debba ricevere un mazzo di rose dalla Meloni, con un fascio… rosso ovviamente. – ironizza l’ex premier – E poi penso che Letta abbia già il programma del prossimo corso di strategia politica a Parigi. Perché se fai una campagna elettorale così. La destra ha capito la legge elettorale, con Berlusconi su TikTok che dice ‘flat tax al 15%, pensioni a 1000 euro’. E invece Letta esce e dice ‘noi se vinciamo aumentiamo le tasse’”.
“Il Pd ha giocato per perdere e devo dire che ci è riuscito. – Renzi si accanisce contro i Dem – Ha detto che avrebbe fatto l’accordo con i centristi, ma solo con Calenda. Quando poi mi sono messo in mezzo io, con l’idea del Terzo polo, Calenda si è trovato stretto ed è saltato l’accordo”. Poi chiude il suo intervento spiegando la natura dell’alleanza con il leader di Azione: “Nella coppia io sono quello moderato. Se dico ‘andiamo in doppia cifra’ lui si arrabbia e dice ‘no, dobbiamo fare il 20%’”.
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