La lunga intervista concessa da Matteo Renzi a Massimo Giletti verrà ricordata soprattutto per lo scontro a distanza avvenuto tra il leader di Italia Viva, presente nello studio di Non è l’Arena, e il professor Alessandro Orsini, che gli risponde per le rime pochi minuti dopo, collegato in video. Ma durante la serata Renzi ne ha per tutti. Da Giuseppe Conte a Enrico Letta, passando per Joe Biden e Luigi Di Maio. Poi l’ex premier si abbandona ad una battuta sul possibile viaggio di Matteo Salvini in Russia in missione di pace.
“In questa vicenda, tra il vocabolario di Macron e quello di Biden, scelgo tutta la vita il primo. Mi sarebbe piaciuto vedere questa postura americana filo libertà nella vicenda afghana”. Matteo Renzi commenta così la situazione in Ucraina dicendo di preferire la linea più dialogante del presidente francese rispetto a quella americana decisamente più bellicosa nei confronti della Russia.
“Io in politica estera non sono come questi scappati di casa, in particolar modo grillini, che prima dicono una cosa e poi un’altra”, attacca Renzi. “Fa riferimento a Di Maio?”, lo provoca Giletti. “Non parlo di Di Maio perché è il nostro ministro degli Esteri e ho un senso delle istituzioni”. – taglia corto il suo ospite – Parliamo invece del viceministro degli Esteri, che si chiama Manlio Di Stefano, che è uno che adesso parla dell’Ucraina. Ma che sei anni fa in Parlamento diceva che l’Ucraina aveva una dittatura euro-nazi. Perché qui ognuno dice quello che gli scappa per la testa e poi gli altri devono rimediare”.
“Idem Salvini. – prosegue Renzi nel suo sfogo, puntando stavolta il leader leghista – Ma che ci va a fare in Russia? Il problema non è se ci va, il problema è se torna. Perché se lui torna dalla Russia e ha fatto una figuraccia come l’altra volta, poi il danno lo paghiamo noi. La politica estera è una cosa seria”, conclude.
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