Anche Matteo Renzi si schiera senza esitazioni dalla parte dell’Ucraina aggredita dalla Russia. Ma il leader di Italia Viva, ospite di Myrta Merlino a L’ara che tira, non la pensa come molti suoi colleghi sulla figura di Vladimir Putin. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ad esempio, ritiene il presidente russo più bestiale di un animale. Il segretario del Pd Enrico Letta, invece, si chiede proprio se a Putin manchi qualche rotella. Ma sono in molti i commentatori che avanzano dubbi sulla sua salute mentale. Giudizi che, pur senza fare nomi, Renzi respinge al mittente, avvertendo sulla lucida pericolosità dell’orso del Cremlino. Insomma, questa non è roba per “statisti in erba”.
“Questa è una guerra, non è Netflix. – spara secco Renzi – Una guerra tradizionale ma con un racconto innovativo, la diretta Instagram e Zoom. C’è la morte vera, reale, e la comunicazione sopra. Io credo che Putin ha agito con una strategia lucida. La ritengo sbagliatissima e pericolosa e sto dalla parte dell’Ucraina”, aggiunge cercando di fornire una chiave diversa sulle intenzioni del presidente russo, diversa da quella più in voga.
“Ma attenzione a sottovalutare l’atteggiamento di Putin e dire che è un mezzo pazzo. Sarei meno superficiale. – avverte Renzi senza fare i nomi dei destinatari del suo messaggio – Da un lato, c’è l’esigenza di reagire. Ue e Nato dovrebbero andare insieme dalla Merkel e dire: tratta tu”.
“Dall’altra, agli statisti in erba che dicono che Putin ha perso la testa. Direi, occhio. C’è una strategia in quello che Putin sta facendo e sento persone che parlano senza sapere. Attenzione a farla facile. La Russia ha qualche problema sul territorio, è vero. Ma non fai un cambio di regime in Russia perché togli due yacht agli oligarchi”. Il riferimento agli “statisti in erba” a molti sembra riferito a Di Maio.
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