Matteo Renzi è pronto a (ri)abbracciare Silvio Berlusconi. Di più, apre alla possibilità che Forza Italia entri direttamente in maggioranza. Silvio continua a mandare segnali alla maggioranza, e da Pd e M5S arrivano le prime aperture. Finora mancava proprio il placet di Renzi, che non si è fatto attendere. E così, in un’intervista a Maria Teresa Meli per il Corriere della Sera, dice come stanno le cose: “Il segnale di apertura di Forza Italia va raccolto? Penso che l’idea di Goffredo Bettini di chiamare all’impegno ‘le migliori energie del Paese’ sia una proposta saggia. Molti sottovalutano la vastità del problema economico alla fine della pandemia: debito pubblico al 160% del Pil, spesa bloccata per decenni, disoccupazione. Davanti a questo scenario se Forza Italia offre la disponibilità a superare il populismo fanno bene i dirigenti del Pd a dire andiamo a vedere le carte”.
“Oggettivamente – argomenta Renzi – questa disponibilità può produrre una novità politica. Ma in Forza Italia convivono due anime: c’è il gruppo che possiamo chiamare il fronte del Nazareno, che vuole accordi bipartisan e si colloca nello scenario del Ppe guidato dalla Merkel, e c’è il gruppo che definiamo il fronte di Pontida che vuole l’alleanza solo con la Lega. Vedremo chi prevarrà. Secondo me nell’anno delle Amministrative, Berlusconi – per come lo conosco – non mollerà Salvini e Meloni. Se lo facesse, tuttavia, sarebbe una svolta di grande valore”.
Sostiene Renzi: “Un’apertura c’è stata. E dunque condivido con Zingaretti: noi rendiamoci disponibili in modo serio. Se sono rose fioriranno. Forza Italia entra in maggioranza? Abbiamo creato una coalizione che ha messo in un angolo i populisti di questo Paese. E questa maggioranza vuole eleggere un presidente della Repubblica che metta il Quirinale in salvo fino al 2029 tenendo la barra dritta sull’alleanza atlantica e sull’Unione europea. Per Berlusconi questa è l’occasione per dimostrare che Forza Italia è alleata della Merkel e non della Le Pen”.
Conclude la sua riflessione Renzi: “Concretamente questo può portare anche ad allargare la maggioranza, ma dipende da chi vincerà la sfida interna tra il fronte del Nazareno e quello di Pontida. C’è però da fare un salto di qualità, nella gestione sanitaria, sul Recovery plan, nello sblocco dei cantieri. Molto dipenderà dalle conclusioni del tavolo politico, appena insediato. Questa legislatura arriverà comunque al 2023: io vorrei che ci arrivasse con una maggioranza politica che tiene fuori i sovranisti di destra. Nella maggioranza in tanti chiedono qualche modifica alla squadra di governo per fare un salto di qualità, ma nessuno propone un nuovo premier”.
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