È ancora stupito Massimo Giannini, direttore de La Stampa, dopo il clamore suscitato dall’articolo del suo giornale sul fatto cha Matteo Renzi si troverebbe a Dubai, e per l’annuncio di una querela da parte dell’ex premier contro il suo giornale e contro TPI (che ha scritto la stessa cosa). L’ufficio stampa del senatore ha fatto sapere che Renzi “ha dato mandato ai propri legali di adire in giudizio in sede civile” il quotidiano torinese e la nostra testata per le “falsità riportate”, nonostante non abbia smentito i fatti.
Racconta Giannini a Tpi: “Stamattina alle cinque e diciassette esatte del mattino Renzi mi ha mandato un sms sul telefonino. ‘Bastava un tuo messaggio e ti saresti risparmiato di scrivere tutte queste cazzate. Ci vedremo in tribunale’. Gli ho risposto: ‘Caro Matteo, il giorno prima mi ero scambiato dei messaggi con il tuo portavoce Agnoletti, che mi aveva detto, testualmente: Non so cosa dirti su Dubai. Non ne so nulla. Quindi io ero a posto. Ho aggiunto: ‘Dimmi in ogni caso se c’è qualcosa di sbagliato, che nel caso rettifico’”. E il bello è venuto dopo.
Spiega ancora Giannini: “Non capisco quale sarebbe il motivo della querela: non c’è nulla di infamante in ciò che abbiamo scritto. Non c’era nessun attacco. È un semplice fatto. Noi abbiamo saputo una notizia. Abbiamo chiamato il portavoce di Renzi, Agnoletti. Lui non ci ha dato nessuna risposta, e nemmeno smentita. Noi abbiamo pubblicato. Poi Renzi mi ha chiamato al telefono e mi ha parlato in uno stile, come dire? Alla Renzi. Testuale: ‘Ma come fa un grande giornale a scrivere tutte queste cazzate?'”.
Giannini racconta di aver risposto così: “Non ho ancora capito – perché era vero – cosa non trovi corretto nell’articolo de La Stampa. Insomma, quali erano le ‘cazzate’? E lui, sarcastico: ‘Troppo comodo. Poi, le motivazioni del mio viaggio, le leggerai nel mio atto di citazione’. Poi gli ho chiesto, a bruciapelo: ‘Ma perché, forse tu non sei a Dubai?’. E lui: ‘Ci sono, e dunque? Le ragioni per cui sono qui sono altre’. Mi avrebbe fatto piacere conoscerle. Noi avevamo scritto soltanto che lui era a Dubai”. Cosa ha risposto a questo punto lui?
Rivela Giannini che Renzi ha detto: “Sono qui per motivi che non ti dico. Ma anche questi li potrai leggere direttamente sulla querela che ti arriva”. Argomenta ancora il direttore de La Stampa: “Renzi è una personalità pubblica, ha un ruolo pubblico, ha una responsabilità politica. Dopo le enormi polemiche sul viaggio a Riad, se lui va a Dubai, per me è una notizia. Ma allora perché querela? Perché abbiamo scritto che sta in un albergo di lusso, forse? Ma questo è parte di quella notizia. Il tema è che lui lì può esserci per lavoro, o in vacanza, ma in ogni caso è rilevante”.
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