Una vittoria, quella alle elezioni Regionali in Emilia Romagna, che ha ridato piglio al centrosinistra dopo mesi e mesi di grande difficoltà. E che però ora rischia, paradossalmente, di avere conseguenze nefaste per un governo che vive da tempo tensioni per il rapporto tra Matteo Renzi e il mondo Cinque Stelle, due realtà contrastanti e che non mancano di sottolineare le reciproche distanze a ogni occasione utile.
Ad andare all’attacco del Movimento, più che mai indebolito da una tornata elettorale che l’ha visto precipitare ai minimi storici nel gradimento degli italiani, è stato proprio l’ex premier che, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital da Massimo Giannini e Oscar Giannino, ha mandato innanzitutto un messaggio al presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Se il governo è più forte lo scopriremo solo vivendo. Ma deve darsi una mossa, deve cambiare marcia, deve cambiare passo, la ricreazione è finita”.
“Il vero vincitore è Bonaccini. Gli altri possono metterci il cappello, ma la vittoria in Emilia-Romagna ha il suo nome e cognome – ha spiegato il leader di Italia Viva -. Questa vittoria dimostra come si può vincere contro il populismo con il buon governo, con il buon senso”. Renzi si è detto soddisfatto per la sconfitta di Salvini, “È
rimasto al palo e questo è un bene per l’Italia”, poi ha riservato parole al veleno a quei Cinque Stelle che, teoricamente, sarebbe ancora suo alleati al governo.“Credo che il declino dei 5 Stelle sia inesorabile. Di fatto non hanno futuro” ha detto l’ex presidente del Consiglio. Che ha poi riconosciuto come, in Emilia Romagna, sia stato anche il Pd a trionfare e ha assicurato che il governo durerà fino al 2023, con il passaggio fondamentale dell’elezione del presidente della Repubblica nel 2022. “La campagna di Salvini in Emilia non ha funzionato come in altre regioni, perché lì c’era il buon governo di Stefano Bonaccini, il vero vincitore delle elezioni. Gli errori di personalizzazione di Salvini sono gli stessi che altrove, ma Salvini non è finito. Noi dobbiamo fare un passo alla volta per batterlo”.
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