Matteo Renzi allontana le nubi di una crisi di governo: “Non ci penso neppure”. Così l’ex premier ha risposto alla domanda del Tg5 che gli aveva chiesto se avesse intenzione di staccare la spina all’esecutivo. “Ci sono però 846 morti e davanti a questo non si può far finta di niente. Ecco perché diciamo al presidente del Consiglio ‘diamoci una smossa’. Mettiamo più soldi sulla sanità, mettiamo a frutto bene i soldi europei, smettiamola con le polemiche. Ma ora la palla tocca al presidente del Consiglio. Noi quello che dovevamo dire, glielo abbiamo detto chiaro in Parlamento”.
Renzi ha poi parlato dei possibili scenari per un eventuale post Conte. “Se ci fosse una crisi c’è una cosa più importante del Pd: si chiama Costituzione e la Costituzione prevede che si vada a vedere in Parlamento se ci sono i numeri per un’altra maggioranza – ha rispostoil leader di Iv – Ma continuo a sperare che non si parli di crisi ma si parli di come spendere bene i soldi europei”.
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Sulle possibili dimissioni dei suoi ministri, Conte ha spiegato: “Se non ci troviamo d’accordo non ci facciamo comprare con due poltrone anzi siamo disponibili a lasciare anche le due poltrone di ministre che abbiamo. Non siamo alla ricerca di uno sgabello ma vogliamo che l’Italia torni a correre”. Un rimpasto allora potrebbe servire? “È un’assurdità pensare di risolvere un problema politico con una sistemazione di poltrone”.
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L’incontro tra Conte e la delegazione di Italia viva, saltato nelle scorse ore, è stato fissato per giovedì alle ore 9 a Palazzo Chigi, dopo essere stato rinviato a causa dell’assenza della ministra Teresa Bellanova, impegnata a Bruxelles. “La palla ora tocca al presidente del Consiglio” ha concluso Matteo Renzi al Tg5. Il leader di Iv ha indicato anche qual è la ‘condizione’ posta al premier per andare avanti: utilizzare i fondi del Mes sulla sanità. “Ci sono 36 miliardi che potrebbero andare a irrobustire il servizio sanitario, inutile dire che i medici sono eroi e poi non dargli i soldi. Questi 36 miliardi sono bloccati con un no ideologico dei 5 Stelle e di Conte: a me sembra una follia”.
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