Brutte notizie per Matteo Renzi, a poche ore dal ritiro delle ministre dal governo di Giuseppe Conte. Il Rottamatore rischia infatti di registrare subito due defezioni importanti, quelle dei socialisti Enzo Maraio e Riccardo Nencini. I due, attraverso una nota, hanno infatti aperto a possibili cambiamenti: “Chi ha maggiori responsabilità è chiamato ad esercitarle fuoriuscendo dalla logica dei duellanti e tenendo fermo il richiamo del Presidente della Repubblica. Noi siamo tra i costruttori”.
“Avessimo un centro destra a trazione berlusconiana – si legge ancora nella nota – l’ideale sarebbe un esecutivo di rinascita da oggi a fine legislatura. Gettare le fondamenta della nuova Italia, come avvenne tra il 1944 e il 1947, per affidarsi poi alla sfida elettorale. Non è così, non con Salvini e Meloni che inneggiano a Trump e ritengono l’Europa un pericoloso accidente”. Maraio è il segretario del Psi, Nencini invece non solo è un senatore ma è anche l’uomo che ha consentito a Renzi di avere un gruppo autonomo a Palazzo Madama.
“Non è questo il tempo per avventurarsi in una terra incognita. Non con una pandemia che ha mietuto 80.000 vite, non con il comparto produttivo alle corde, non con la disoccupazione che cresce, non con le scuole chiuse. I socialisti voteranno la prossima settimana lo scostamento di bilancio per consentire nuovi ristori ad ampi settori dell’economia falcidiati dalla pandemia – hanno spiegato Maraio e Nencini – Inutile nascondersi: la crisi di governo c’è e va affrontata con decisione e senza mettere tempo in mezzo. Sono queste le ore dei costruttori. La strada maestra è mettere al centro il Parlamento e salire al Quirinale utilizzando questa manciata di ore per verificare se esistano le condizioni per formare una maggioranza organica entro un quadro politico certo”.
Possibile dunque che Nencini voglia rimanere a sostenere Conte? O che sia pronto a entrare nel gruppo dei “responsabili” a sostegno del premier? Un gruppo di socialisti potrebbe essere una soluzione in grado di dar vita a una maggioranza che non si regga soltanto su pochi voti sparsi. Ma per Renzi, che si troverebbe all’opposizione nel Gruppo Misto, senza nemmeno più alcuni suoi fedelissimi, sarebbero pessime notizie.
Sulla pagina di Conte spunta il post “Renzi a casa”. Poi il chiarimento