Matteo Renzi continua nei suoi elogi a Enrico Letta. E in molti pensano a come anche nel 2014, quando Letta era presidente del Consiglio, Renzi si prodigava in elogi e complimenti, così tanti da arrivare a quel fatidico “stai sereno”. E così anche oggi sembra essere uno dei più entusiasti della sua nomina a segretario del Pd. Il leader di Italia Viva continua a osservare le ultime novità della politica italiana un po’ da lontano e commenta. Il Governo Draghi? “Una scelta giustissima, non giusta, perché non è un cambio di premier, è una rivoluzione”. Poi il Pd: “Meglio Enrico, perché Zingaretti aveva consegnato a Conte la leadership del centrosinistra”. (continua a leggere dopo la foto)
E ancora: “Letta invece rivendica un profilo riformista”. Ma la cartina di tornasole sarà il candidato a Roma, perché “il voto romano è il più importante delle prossime elezioni. Mi auguro che il Pd non si farà risucchiare da un accordo con la Raggi”. Con Letta “non è fissato alcun incontro. Non ho alcun problema personale a incontrarlo, ci farà sapere lui”. (continua a leggere dopo la foto)
Nella sua intervista al Messaggero, Renzi parla di Italia Viva, rivendicando che “siamo stati decisivi in tutti i passaggi di questa legislatura. Dicono che abbiamo il 2% ma non si rendono conto che l’importante non sono i sondaggi, ma la capacità di fare politica”. La scommessa dell’ex premier è quella di essere “decisivi anche nel 2023, per la prossima legislatura”, dopo due anni che saranno impiegati per avvicinare i giovani e alimentare il dibattito sulle idee. (continua a leggere dopo la foto)
Capitolo Arabia Saudita. “È un paese chiave nella lotta all’estremismo islamico. Certo – spiega Renzi, che ribadisce la condanna per l’omicidio Khashoggi – non è una democrazia occidentale, anzi. E dunque vanno incoraggiati tutti gli sforzi nella direzione delle riforme”.
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