C’era una sorta di attesa intorno a una sua dichiarazione in merito. E alla fine, con un giorno di ritardo, il commento è arrivato. Il giorno dopo l’elezione del nuovo segretario del Pd, il leader di Italia viva Matteo Renzi commenta quanto accaduto durante l’assemblea dem. “La scelta di Enrico Letta come segretario è equilibrata. A lui vanno i miei auguri di buon lavoro”, scrive Matteo Renzi sulla sua Enews. E già ci si è immaginati la faccia di Letta al momento della lettura di questi auguri. Avrà sorriso? Si sarà grattato per scaramanzia? Avrà pensato: “Ci risiamo”? Non è dato sapere, ma lui, Letta, Renzi finora non lo ha mai nominato. Si è limitato a mandargli stoccate in modo chiaro e indiretto. Renzi, invece, ha detto anche altro. (Continua dopo la foto)
“Diciamoci la verità – ha aggiunto il leader di Italia Viva – la linea politica di Zingaretti era leggermente confusa e le sue dimissioni lo hanno praticamente confermato”. Renzi osserva che “Letta è rientrato in campo e ha delineato un profilo riformista molto diverso dal recente passato, a cominciare dalla legge elettorale e dal rapporto con i 5 Stelle”. Il riferimento è alle parole del segretario dem nella relazione di ieri e nel suo intervento alla trasmissione “Che tempo che fa”, su Rai 3, in cui ha parlato delle alleanze e si è detto favorevole alla riforma della legge elettorale ripartendo dal Mattarellum. (Continua dopo la foto)
“Vediamo se dalle parole si passerà ai fatti – scrive il senatore di Iv sulla sua Enews – Le narrazioni sono sempre bellissime, poi ciò che conta è la realtà. Non resta che attendere – conclude – saranno due anni ricchi di interesse”. Renzi non si è comunque sottratto alla polemica di queste ore e ha risposto online a chi lo ha accusato di non aver rilasciato dichiarazioni subito dopo l’elezione di Letta. (Continua dopo la foto)
Riferendosi a ciò che avvenne quando era nel Pd e spinse per le dimissioni del dem allora ex premier, il leader di Italia viva dice: “Il mio giudizio su ciò che accaduto tra il 2013 e il 2014 è chiaro, non cambia – spiega – Ne ho parlato diffusamente nel libro Avanti. Poi non ne ho parlato più. Perchè per me quello è il passato. A noi – dice – interessa il presente e il futuro”.
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