“Chi ha filmato e perché?” Ieri sera a Non è L’Arena, su La7, Massimo Giletti ha “riaperto” il dossier dell’incontro tra Matteo Renzi e Marco Mancini.
Due anni fa, l’ex premier e l’agente segreto, dirigente del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS) si incontrarono
Giletti ha rivelato di aver ritrovato la donna che due anni fa ha ripreso il leader di Italia Viva, arrivando anche a filmarla.
Il giornalista e conduttore ha mostrato le immagini girate da lui stesso, ma ha coperto il volto della donna e alcuni dettagli sensibili.
Ha poi fornito alcuni dettagli: «È laureata in Storia dell’arte, è effettivamente una professoressa, ha una sua famiglia». Sarà lei, ha aggiunto, mostrando un numero di cellulare, a mettersi in contatto con il programma se avrà voglia di parlare.
E ha aggiunto: “So anche dove abita, ma non ho voluto fare nulla di più. Voglio solo dire che è una professoressa come tante e, in base alle mie indagini, non ha rapporti con i Servizi segreti”.
La donna, già identificata dalle autorità un anno dopo, quando la trasmissione di Rai Tre, ,Report diffuse le immagini dell’incontro, non chiama.
A chiamare in diretta, però, è Matteo Renzi, che ribadisce che la storia non torna e che ha “elementi per dire che non sta in piedi: il nome di questa donna lo conosciamo da 15 giorni e non abbiamo nessuna intenzione di attaccarla, ma ha dato quattro versioni diverse della vicenda”.
Il senatore ha concluso dicendo che non ha “nulla da nascondere pretendo solo che venga fuori la verità”.
Nel 2021, Report diffonde le immagini riprese dalla donna, che consistono in due video e 13 foto, tutte realizzate mentre si trova nella sua auto, nella piazzola di un Autogrill a di Roma Nord.
L’ipotesi è che Renzi tentasse di avere informazioni dai servizi segreti sui rapporti con la Russia di Giuseppe Conte e dei Cinque stelle, e cercasse anche di fare pressione su di lui per delegare il Copasir al di fuori della sua cerchia di governo.
Dopo la trasmissione, Renzi presenta un esposto nei confronti di Report, la professoressa viene indagata per “diffusione di riprese e registrazioni fraudolente”, viene identificata e fornisce la sua versione dei fatti.
La donna ha raccontato alla Procura di essersi trovata lì per caso, di essere rimasta in quell’area di sosta per circa 40 minuti perché suo padre non si sentiva bene, e, avendo visto il leader di Italia Viva parlare con un signore che aveva una scorta, dice di aver ritenuto utile documentare l’incontro.
La Procura di Roma aveva già escluso legami fra la professoressa e i Servizi segreti, ma l’ex premier Matteo Renzi vuole andare avanti con un nuovo esposto.
Renzi ha fatto sapere di non comprendere la scelta numero uno dei Servizi segreti Elisabetta Belloni di apporre il segreto di Stato su una parte del caso.