Matteo Renzi approfitta della confusione che avvolge il M5S sull’elezione del presidente della Repubblica per sferrare un durissimo attacco a Giuseppe Conte. Secondo il fondatore di Italia Viva, il leader pentastellato non avrebbe più il controllo dei suoi gruppi parlamentari. La fine della sua leadership sarebbe quindi imminente.
“Conte nei 5 Stelle non controlla più niente. Avevo previsto la fine della leadership di Conte per il 2023, mi sbagliavo. Mi sbagliavo sui tempi, dico. Finirà molto prima”, sentenzia Renzi nella sua e-news del 5 gennaio. “La cosa più divertente è vedere oggi il coro unanime di consenso per Mattarella, una delle tante scelte che abbiamo proposto controcorrente, pagando poi un prezzo altissimo e che adesso vengono riconosciute scelte giuste per il Paese, come per la crisi di un anno fa”, aggiunge Renzi.
“Tra l’altro, i più spassosi sono, come sempre, quelli del Movimento 5 Stelle. – affonda il colpo l’ex premier – Gli stessi che ci insultarono per la scelta del Quirinale nel 2015. Gli stessi che chiesero di processare Mattarella per alto tradimento nel 2018, oggi propongono il Bis, dicendo che il secondo mandato di Mattarella è la prima scelta dei grillini. E dire che Conte aveva appena annunciato, con grande enfasi, che i 5 Stelle avrebbero sostenuto la candidatura di una donna. Spero che qualcuno ricordi a Conte che Mattarella si chiama Sergio”, ironizza.
“Sul Quirinale si è sentita forte la voce di Massimo D’Alema, che è tornato come ai vecchi tempi a ‘dare la linea’ al Pd. – Renzi ne ha pure per il suo storico avversario Massimo D’Alema – Ho già risposto sulla infelice definizione di noi come malato. Non casco, dunque, nel tranello di chi vorrebbe derubricare le uscite di D’Alema come conflitto tra ego. Qui c’è un punto politico”, conclude il leader di Italia Viva.
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