Matteo Renzi commenta i risultati delle elezioni comunali rilasciando un’intervista al quotidiano Repubblica. Il fondatore di Italia Viva rivendica la vittoria di quello che definisce “centro riformista”, al quale però ora servirebbe una guida. Poi Renzi si rivolge al segretario del Pd Enrico Letta, invitandolo a valutare bene la futura alleanza con il M5S, mentre lo invita a dialogare con la sua forza politica e con gli altri movimenti centristi e draghiani.
“Il centro riformista è il vero vincitore di queste elezioni”, sentenzia Matteo Renzi che definisce “area Draghi-Macron” quella centrista che si starebbe formando in Italia. Poi si rivolge a Letta chiedendogli se “vuole dialogare con noi o vuole limitarsi ai grillini? Così facendo, più che al campo largo si arriva al camposanto, politicamente parlando”, ironizza il leader di Italia Viva. Renzi si dice “molto contento” dei risultati elettorali perché “abbiamo dato un contributo importante a sindaci eletti molto bravi come Bucci a Genova e Giordani a Padova. E quando siamo andati da soli, come a Carrara con Ferri o a Verona con Tosi, abbiamo fatto un risultato straordinario sfiorando il ballottaggio. Oggi abbiamo 97 sindaci in Italia, e credo che in questa tornata abbiamo conquistato più consiglieri che i 5 Stelle”.
“La leadership in politica non si prenota. – aggiunge poi riferito a Carlo Calenda – Si costruisce con umiltà e intelligenza politica coinvolgendo quelli che la pensano come te. Io dico che quest’area centrista c’è. Chi la guiderà è un problema che ci porremo dopo. Dove noi andiamo forte, Azione e Più Europa vanno peggio e viceversa: segno che siamo complementari. Ma il dato è sempre quello: il centro riformista c’è, è protagonista in Italia come in Francia con Macron, può essere decisivo mentre queste elezioni certificano la morte del grillismo, da Taranto a Palermo fino a Genova, città del fondatore”.
“Se fossi il segretario del Pd mi porrei il tema: con chi è meglio confrontarsi? – si rivolge poi a Letta – In un anno, Conte e passato da fortissimo punto di riferimento progressista a scacciavoti. Vivono di sondaggi e talk ma faticano a eleggere i consiglieri comunali. E molti grillini nei capannelli in Parlamento lo dicono, sono comprensibilmente preoccupati. io non metto veti. Ma loro non portano voti. E il gruppo dirigente del Pd lo sa bene”. Renzi conclude la sua intervista rispondendo ad una domanda sulla possibilità che stia lavorando alla costruzione di un terzo polo: “Tengo aperte tutte le ipotesi. Basta che abbiamo ben chiaro il quadro: l’area Draghi oggi è più forte, i sovranisti sono più deboli”.
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