Un Matteo Renzi più determinato che mai, dopo mesi in cui i giornali lo avevano descritto come sottotono, alla ricerca della propria strada in un Pd in cui avrebbe ricoperto un ruolo sempre più secondario. Il futuro all’interno del partito del neo segretario Zingaretti resta incerto. La verve, invece, sembra tornata quella dei bei tempi andati. Nel mirino dell’ex premier, l’attuale ministro dell’Interno Salvini, al quale il politico toscano ha lanciato un vero e proprio guanto di sfida.
Di candidature all’orizzonte, però, nessuna traccia. “Fare battaglie in Europa non significa candidarsi al Parlamento europeo. Io farò una battaglia per un’Europa diversa ma non voglio candidarmi. Ho già corso abbastanza”. Infine un colpo a Enrico Letta: “Ce l’ha con me, un rancore personale immortalato nello scatto dello scambio della campanella. Se uno dice voglio imparare, allora impari dalla realtà: c’era un allenatore che faceva risultati negativi, se avesse fatto risultati positivi nessuno lo avrebbe cambiato”.
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