“L’Italia è stato il primo tra i Paese occidentali che si è ritrovato di fronte alla pandemia”. Iniziava così il discorso con cui l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, elogiava la risposta dell’Italia alla pandemia. Il video, veniva poi subito rilanciato via social dal premier Conte e dal ministro della Salute Speranza. Un successo per l’immagine del governo nel mondo. E lo stesso Speranza, gongolando, pochi giorni dopo dichiarava: “Dobbiamo essere orgogliosi del nostro sistema sanitario nazionale che è pronto ad affrontare anche questa emergenza”. Peccato, però, che prima dell’elogio dell’Oms, si accaduto un fatto al quanto insolito. Un giallo legato alla sparizione di un documento della stessa Organizzazione che di fatto bocciava l’Italia, sia per la preparazione alla pandemia, sia nella gestione delle prime fasi.
Un documento rimasto online per sole 24 ore. 24 ore per passare da una stroncatura, all’elogio di Conte e i suoi. I due video – quello dell’elogio dell’Oms e quello del ministro Speranza – aprono il servizio con cui Report, la trasmissione d’inchiesta in onda su Rai3, ha “smascherato” la verità dietro questo dossier. Cioè l’altra parte della storia. Report rivela che tutto inizia nella sede del distaccamento dell’Oms a Venezia. Un gruppo di 10 ricercatori ha lavorato a un dossier di 100 pagine in cui si “stronca” la risposta dell’Italia. Viene pubblicato, ma solo dopo 24 ore una “manina” lo fa sparire. Nel servizio i giornalisti di Report intervistano Stefania Salmaso, ex direttrice del centro nazione di epidemiologia: “Sì, io ho visto quel report. Molto dettagliato, descriveva in tempo reale quello che stava succedendo. Io non ho riscontrato errori, mi sembra ancora oggi un lavoro fatto molto bene”. E quindi perché è sparito?
Cosa ha spinto l’Oms a toglierlo di mezzo dopo sole 24 ore? Cosa c’era di così compromettente all’interno? Lo rivela Report: “I ricercatori in quel rapporto certificavano che l’Italia non aveva un piano pandemico aggiornato. E confermavano sempre lo stesso, quello del 2006. E questo imbarazzava il pesce grosso dell’Oms, Ranieri Guerra, oggi direttore aggiunto dell’Oms”. Il giornalista porta il dossier proprio a Ranieri Guerra per chiedergli perché è stato ritirato. E Ranieri Guerra si rifiuta di rispondere, cacciando il giornalista, come si vede nel video: “Io non l’ho firmato, ho solo contribuito”.
“Il piano c’era – dice Guerra – mi stia lontano, mi stia a distanza, la prego”. E si allontana nervosamente. Il rapporto censurato dall’Oms puntava l’indice sull’incapacità dell’Italia di bloccare la diffusione del virus: “Medici e infermieri – si legge – si contagiavano perché mancavano i dispositivi di protezione, e i test per scovare i positivi erano scarsi”. Inoltre, il dossier esprime un giudizio negativo anche sui “tempi di reazione delle autorità sanitarie”. Come a dire: ministero e Regioni non pervenute. Il rapporto porta anche la firma autorevole di Hans Kluge, il capo della divisone europea dell’Oms.
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