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RETI DI IMPRESA: A CHE PUNTO SIAMO?

Normate per la prima volta nel 2009, le reti di impresa iniziano a diffondersi dal 2010 in poi grazie all’uscita di numerosi bandi che ne hanno finanziato la costituzione. Oggi i contratti di rete in Italia sono 3.114 di cui 447 con personalità giuridica e 15.704 aziende coinvolte (fonte AssoretiPMI). La crescita è stata costante ma con una distribuzione territoriale che riflette, purtroppo, le differenze culturali che sussistono tra nord e sud Italia, tra aree più industrializzate e aree montane. Se in Lombardia infatti le reti di impresa sono 2.659, in Puglia sono 957, in Molise 40 e in Valle d’Aosta solo 32. La maggior parte sono impegnate in attività manifatturiere.

Novità legislative

Il legislatore ha predisposto numerose misure per incentivare e sostenere le reti di impresa: dall’assunzione di dipendenti in codatorialità al prestito di un dipendente tra le aziende della rete, dalla partecipazione congiunta alle gare di appalto al credito di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo. Per le reti di imprese agricole, ad esempio, il credito di imposta arriva fino al 40% sugli investimenti fatti all’interno della rete e sussiste la priorità di accesso ai finanziamenti del PSR 2014-2020. E ancora fiscalità di vantaggio, voucher per l’assunzione di manager di rete e un fondo di garanzia dedicato alle PMI per l’accesso al credito bancario. Nel DEF 2016 sono previste anche misure agevolative per le le reti di impresa che sostengono l’economia green e l’internazionalizzazione.

Una questione di cultura

Patrizia Zanoni, delegata alla provincia di Teramo di AssoretiPMI sottolinea come “stare in rete è soprattutto una questione di cultura e di fiducia reciproca: al sud manca una mentalità imprenditoriale basata sulla progettualità comune, e spesso le reti riducono la loro attività ad una semplice condivisione di asset senza sfruttare appieno i benefici derivanti dall’unione reciproca. Basti pensare che le attività svolte in rete non concorrono al reddito di impresa”. “Spesso”, continua Patrizia, “gli imprenditori non sono abbastanza informati sui benefici e i vantaggi per le aziende in rete: con AssoretiPMI svolgiamo una grande attività di sensibilizzazione per far capire a tutti che la mentalità vincente è questa, e che la rete può coesistere con l’azienda. Anzi, ne è un’estensione”.

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