Dopo lo stop al vaccino AstraZeneca si è alzato un polverone incontrollabile. In una campagna vaccinale già complessa e al rilento, questa mazzata arriva a compromettere probabilmente tutto. Ma c’è chi continua a sgolarsi per divulgare le evidenze scientifiche e non mandare all’aria la tanta fatica che si è fatta per arrivare ai vaccini e alla loro somministrazione. Ad esempio il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, intervenendo a ‘Sette Storie’ in onda su Rai1 ha dichiarato: “Il numero osservato di episodi avversi di quel tipo, cioè di fenomeni tromboembolici, sembra essere addirittura inferiore all’atteso”. (Continua dopo la foto)
Ha spiegato Rezza: “Purtroppo ci sono stati degli episodi che in qualche modo hanno scosso l’opinione pubblica e evidentemente alcuni Paesi europei, come la Germania, hanno voluto ‘vedere bene’ sospendendo temporaneamente l’utilizzo di questo vaccino”. Intanto secondo Rezza è “chiaro che la priorità numero uno è vaccinare più persone possibile”. (Continua dopo la foto)
Ha poi aggiunto: “E va fatto nel più breve tempo possibile. Abbiamo visto che in Inghilterra facendo così sono scesi da decine di migliaia di casi a sole 5mila nuove infezioni alla settimana, quindi la campagna di vaccinazione sta funzionando alla grande. In Inghilterra – ha ricordato – sono state vaccinate 10 milioni di persone con AstraZeneca e altrettante con Pfizer”. (Continua dopo la foto)
“Accelerare la campagna di vaccinazione – ha infine concluso Rezza – è anche l’intenzione degli altri Paesi europei”. L’Ema, intanto, si sta prendendo il tempo necessario per ulteriori verifiche. Dopodiché dirà se lo stop ad AstraZeneca verrà confermato oppure se si potranno riprendere le vaccinazioni in sicurezza. Ma è chiaro che l’opinione pubblica ora è ancora più scettica di prima. E questo è il vero danno.
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