La situazione sul campo di battaglia in Ucraina è sempre drammatica. Lo scontro infuria nella regione del Donbass, dove i russi avanzano lentamente ma inesorabilmente, al prezzo però di molte vittime nell’esercito di Kiev, ma anche in quello di Mosca. Il presidente Volodymyr Zelensky si mostra nuovamente in un video dove incoraggia i suoi soldati a resistere, anche se ammette che la città di Severodonetsk potrebbe cadere da un momento all’altro. Intanto, però, da Kiev arriva finalmente anche una bella notizia: ha riaperto il primo teatro.
Nel mare di drammatiche notizie di morte e distruzione, anche l’Ucraina vede un raggio di luce. La notizia sta facendo il giro del mondo: A Kiev ha riaperto il primo teatro dopo più di 100 giorni dall’inizio dell’invasione russa. Ma non solo perché, secondo quanto si apprende, i biglietti per lo spettacolo di domenica prossima sono già andati tutti esauriti. La voglia delle persone di tornare alla vita nonostante le bombe è evidentemente troppo forte.
“Io non sono stato invitato (ai colloqui di Ankara dell’8 giugno) e ad oggi non lo è stato neanche il ministro degli Esteri. – rivela intanto Zelensky – Per noi è importante per esportare il grano che le navi siano scortate dalla flotta di un Paese o dell’altro. Ne abbiamo parlato sia con la Turchia che con la Gran Bretagna. La Turchia sta cercando di individuare la modalità attraverso cui fornirci garanzie. Io credo che con questo intento si incontri con la Russia: ottenere da Mosca garanzie sulla sicurezza delle loro navi”.
“L’Ucraina non è pronta a esportare grano attraverso la Bielorussia. Ci è stato offerto di attraversare la Bielorussia in treno e capiamo anche il perché. Non siamo ponti ad aiutare i nostri amichevoli vicini”, conclude il presidente ucraino che respinge totalmente questa ipotesi.
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