I nostri movimenti sono fonte di energia, un’energia che all’essere umano non costa assolutamente niente perché di muoverci non possiamo farne a meno. questo è il campo delle Roadside Energy Harvesting, tecnologie embrionali che hanno come obiettivo la trasformazione dei gesti umani in corrente elettrica, a costi molto bassi.
Prossimamente, i nostri gesti quotidiani, i movimenti che facciamo ripetitivamente ogni giorno, tra cui parlare, camminare, muoverci nello spazio in cui viviamo diventeranno una fonte importante per produrre energia. Recentemente, un gruppo di lavoro coreano ha prodotto un generatore a base di carta vetrata, che produce energia elettrica grazie all’attrito. Questo è uno dei tanti generatori triboelettrici inventati dai nostri esperti in tecnologia.
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Come si genera l’Effetto Triboelettrico
Questo meccanismo molto antico, è intuitivo e molto facile da capire. Infatti, si basa principalmente nel trasferimento di cariche elettriche tra due corpi di materiale diverso, tra cui uno isolante. Questo si verifica quando i due corpi in esame vengono strofinati tra loro, messi a contatto, e poi allontanati. Il loro movimento produce energia elettrica. Naturalmente l’intensità della carica varia in base al tipo di materiale utilizzato, all’ampiezza della superficie di contatto, all’intensità dello sfregamento e molto altro ancora. Tuttavia, realizzare un generatore triboelettrico è un lavoro tutt’altro che semplice.
Il cerotto di oro e silicone
Un esempio che possiamo fare al riguardo è il cerotto di oro e silicone, nato dagli studi dell’Università di Singapore. Per funzionare, questo dispositivo, deve essere messo sulla pelle, e dopo esser stato premuto con le dita della mano, si genera una tensione tale da illuminare dodici piccoli led. Non tutti sappiamo che la nostra pelle è un materiale triboelettrico che ha la caratteristica di cedere elettroni, e di conseguenza, caricarsi positivamente. Questo strumento è dotato di uno strato che si carica negativamente per contatto, quando viene battuto, usando silicone flessibile. Questa superficie è formata da una foresta di piccole colonne che aumentano la superficie a contatto con la pelle durante la pressione, di conseguenza viene prodotta più energia, che viene poi conglobata da un elettrodo in pellicola d’oro.
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Varie Applicazioni
Il concetto di triboelettricità non è stato utilizzato solo per quanto riguarda i dispositivi indossabili. Qualche anno fa, si era pensato alla realizzazione di un touchscreen triboelettrico, con la capacità di ricaricare la batteria del nostro smartphone ogni volta che chattiamo.
Ancora più ambizioso è stato l’obiettivo di produrre energia elettrica camminando su superfici progettate ad hoc. Un team di ricercatori dell’università del Wisconsin-Madison sembra rivendicare l’idea di un generatore triboelettrico basato sulla pasta di legno. Progetto anche economico. Il segreto di questo lavoro sta nelle nano-fibre della cellulosa della pasta di legno che, se trattate nella maniera giusta, producono una carica elettrica entrando in contatto con le fibre normali. Naturalmente tale contatto è indotto dalla pressione dovuta a qualcuno che cammina.
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