Negli anni ’30 del secolo scorso Leo Kanner e Hans Asperger descrivono per la prima volta le caratteristiche di un disturbo di alterazioni dello sviluppo cerebrale, che oggi viene definito autismo. I sintomi iniziali dell’ autismo compaiono già nella prima infanzia, ma nonostante la complessità della disabilità c’è chi cerca di non mollare mai: è la storia di Riccardo Lucangeli, giovane atleta di Guidonia Montecelio (provincia di Roma) affetto da autismo e oggi campione italiano di nuoto pinnato. A 16 anni Riccardo ha vinto la medaglia d’oro nei 25, nei 50, nei 100 e nei 200 stile libero ai campionati nazionali di Nuoto Pinnato e Apnea per Atleti Diversamente Abili, che si sono svolti lo scorso 24 novembre a San Vito al Tagliamento.
Riccardo dimostra, non solo grazie alla sua importante vittoria, ma anche nella sua vita quotidiana dove tutto è possibile, che la diversità in ogni sua forma, non dev’essere giudicata a priori come un limite, e che la “normalità” sia necessariamente superiore, migliore, più giusta del resto. “Abbiamo imparato che con questi ragazzi non bisogna mai mettere limiti a quello che possono fare perché sono sempre pronti a smentirti un attimo dopo. Riccardo è un ragazzo molto dolce, affettuoso e sereno, ha solo un modo diverso di pensare, di apprendere e di comunicare e quello che ci ha insegnato è che questo suo modo, come quello di tutti i ragazzi come lui, non è sbagliato solo perché diverso dal nostro, è il suo modo di essere e se rispettato quello che ha da dare è molto di più di quanto lui possa ricevere”, ha raccontato Barbara, la mamma del ragazzo, al magazine Dentro – La voce del Nord Est romano.
La passione per il nuoto di Riccardo è iniziata all’età di 9 anni, dove ha cominciato a nuotare nel settore agonistico grazie ai campus estivi del progetto Aita, un’associazione che, si legge sul sito ufficiale, fornisce “un supporto ai bambini e ragazzi affetti da disturbi del neurosviluppo, in particolar modo da disturbo dello spettro autistico”. Da più di dieci anni l’associazione “propone progetti psicoeducativi, di natura ludico-sportiva, con personale esperto e competente, per consentire di migliorare la qualità della vita e i percorsi evolutivi dei bambini/ragazzi e delle loro famiglie, che vivono la quotidianità di tali problematiche”.
Nel 2012 Riccardo ha iniziato ad allenarsi presso il circolo Belle Arti di Roma e poi ha cominciato a gareggiare nelle gare della Fipsas, Federazione italiana nuoto pinnato e poi si è tesserato nella SS Lazio Nuoto.
Ti potrebbe interessare anche: Muore a 88 anni e lascia 6 milioni di euro ai disabili: una storia bellissima