Lo aveva detto in Aula, scatenando una bagarre insensata che aveva visto gli esponenti della Lega dirigersi in massa, minacciosi, verso i banchi del Movimento Cinque Stelle, provocando un parapiglia. Lo ha ripetuto una volta placati gli animi, ribadendo il concetto espresso nonostante le tante critiche ricevute. Riccardo Ricciardi non fa passi indietro sulla sanità lombarda, continuando a puntare il dito contro un modello che a suo dire non ha funzionato e che ha visto un susseguirsi di errori pagati a carissimo prezzo al momento dell’esplosione della pandemia.
Ricciardi ha ribadito il concetto ai microfoni di SkyTg24, intervistato dalla rubrica Start: “È indubbio che la Lombardia ha funzionato diversamente dal Veneto e sono governate entrambe dalla Lega. Adesso dobbiamo capire cosa non ha funzionato in Lombardia”. E poi ancora in un’intervista concessa alla Repubblica, nonostante tanto da destra quanto da sinistra il suo intervento fosse stato nel frattempo definito inopportuno e irrispettoso delle tante vittime causate dalla diffusione del Covid-19.
“Basta pronunciare queste tre parole – modello sanitario lombardo – e parte una reazione furibonda. Era già successo una settimana fa, quando il collega Giovanni Currò aveva avanzato alla Camera una critica simile” ha spiegato Ricciardi. Che ha poi rivendicato la bontà della sua critica, sostenendo che lo stesso leghista Giorgetti aveva parlato di una Regione dove “Nessuno va più dal medico di base”, a riprova della sfiducia verso chi doveva gestire l’emergenza.
La polemica, nel frattempo, è divampata come sempre sui social, dividendo gli utenti. In molti, però, si sono schierati dalla parte di Ricciardi, sostenendo che l’esponente del Movimento Cinque Stelle non avrebbe fatto altro che evidenziare qualcosa di noto a tutti, gli errori commessi in una Regione solitamente lodata per la qualità eccelsa delle sue strutture ospedaliere e finita di colpo in ginocchio di fronte alla diffusione del contagio.
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