Cambiamenti in vista per le ricette mediche, che a partire dal 2025 verranno gestite esclusivamente in formato digitale, come stabilito dalla nuova Legge di Bilancio. La novità ha subito generato preoccupazione tra gli italiani, in particolare tra le persone anziane, che spesso hanno poca familiarità con le tecnologie informatiche. Anche medici e farmacisti si trovano ad affrontare nuove sfide organizzative. Questa trasformazione rappresenta infatti un passo importante verso la digitalizzazione completa del sistema sanitario nazionale, con l’obiettivo di rendere il servizio più rapido, sicuro e sostenibile. Tuttavia, questo cambiamento comporterà alcune difficoltà, specialmente per i cittadini più anziani, i quali dovranno accedere sia alle cosiddette ricette “rosse” del Servizio Sanitario Nazionale che a quelle “bianche”, non coperte dal servizio pubblico. Vediamo dunque quali saranno le principali modifiche.
Come spiega Valentina Menassi su Il Giornale, la normativa prevede che, dopo il periodo di sperimentazione iniziato durante la pandemia e le successive proroghe, le prescrizioni mediche diventeranno prevalentemente digitali, “con la possibilità di richiedere una copia cartacea solo se strettamente necessario”. L’articolo 54 della Legge di Bilancio specifica che dal 2025 “per migliorare il controllo sull’appropriatezza delle prescrizioni e assicurare il completo aggiornamento del Fascicolo sanitario elettronico, tutte le prescrizioni per conto del Servizio Sanitario Nazionale e dei servizi locali, per l’assistenza al personale navigante, marittimo e dell’Aviazione civile, oltre a quelle a carico del cittadino, dovranno essere emesse in formato elettronico”.
Attualmente, non sono previste sanzioni per chi non dovesse rispettare la normativa. Saranno le singole regioni a garantire l’applicazione della misura, collaborando con le autorità locali. Come sintetizza Menassi, “in concreto, ciò significa che né i medici né i pazienti saranno obbligati a rinunciare alla stampa delle ricette mediche se ne faranno richiesta”. Tuttavia, rimangono alcune criticità, in particolare per gli anziani. Anche se non sono previste penalità o obblighi stringenti, la norma affida alle regioni la responsabilità di monitorare e garantire l’attuazione del provvedimento tramite le autorità competenti. In pratica, pur restando possibile stampare le prescrizioni, queste dovranno essere sempre emesse prima in formato digitale.