Il rifiuto al pagamento POS è solo una delle tipiche intransigenze nei confronti dei diritti del consumatore. Specialmente al ristorante, luogo dedicato allo svago e al convivio, alcune imposizioni possono risultare fastidiose e sono spesso origine di battibecchi, risolti spesso con il cliente che si trova costretto a cedere alle richieste dei gestori.
L’Unione Nazionale Consumatori, a proposito di ciò, ha elaborato (nell’ambito del progetto Save&safe – save planet, safe people, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali (avviso 2 – 2020 – art. 72, comma n.1, d.lgs 117 del 03/07/2017 s.m.l. – anno 2020)) un vademecum essenziale per chi frequenta i ristoranti, comprensivo di diritti e doveri del consumatore. L’e-book, scaricabile dal sito dell’associazione, è stato realizzato da Massimiliano Dona, il presidente dell’associazione, e contiene diverse domande e risposte riguardanti le regole ristorante poste dalla community.
Di seguito vedremo 4 delle casistiche più frequenti.
Obbligo di Pagamento tramite POS.
I ristoratori devono mettere a disposizione del consumatore almeno un circuito di carte di credito e di debito. Se il gestore, per una qualche ragione, non dispone temporaneamente del POS, il cliente, se non preventivamente avvisato, può impegnarsi a pagare in un secondo momento, ma non può essere costretto a recarsi al bancomat per un prelievo o lasciare un documento in garanzia.
Conti Separati al Ristorante: si può fare?
In molti casi, quando si mangia al ristorante con amici o familiari, ci si aspetta di poter pagare separatamente per i propri pasti. Tuttavia capita spesso che questa opzione non venga resa disponibile dai gestori.
Il ristoratore non può rifiutarsi di fare conti separati, in quanto ogni cliente è responsabile solo per la sua ordinazione. Il cartello “non si accettano conti separati” non ha valore legale e non può essere imposto unilateralmente dal ristoratore, a meno che non sia stato concordato preventivamente con i commensali.
Divieto dell’uso del bagno per chi consuma
Il proprietario di un ristorante ha il diritto di impedire l’utilizzo dei bagni ai non clienti. A contrario, se il cliente ha consumato un pasto o usufruito di un servizio all’interno del locale, il gestore non può negargli l’accesso, in base al Testo unico delle leggi sulla pubblica sicurezza. È importante che il proprietario fornisca un servizio igienico adeguato e pulito per garantire il benessere dei propri clienti.
Dichiarazione del contenuto e qualità degli alimenti: surgelati e allergeni
Le informazioni sul contenuto e sulla qualità degli alimenti serviti nei ristoranti sono importanti per garantire la sicurezza dei clienti, soprattutto per coloro che soffrono di allergie alimentari. I ristoranti sono obbligati a fornire informazioni dettagliate sui possibili allergeni che potrebbero essere presenti nei loro piatti.
Inoltre, alcuni ristoranti potrebbero utilizzare alimenti surgelati invece che freschi. Questo non è un problema in sé, ma è importante che il ristorante fornisca informazioni sulla provenienza degli alimenti che utilizza. I clienti hanno il diritto di sapere se il loro pasto è preparato con ingredienti freschi o surgelati.
I Doveri del Consumatore
È anche vero che pure sul consumatore pendono degli obblighi molto importanti da rispettare, anche se molto semplici, essendo che seguono semplici criteri di educazione, correttezza e buona fede. Innanzitutto, deve pagare ciò che ha ordinato. Sarebbe poi sempre buona norma comunicare ritardi o annullamenti delle prenotazione. Essenziale è il rispetto della tranquillità di chi si trova a pochi metri da noi, dell’incolumità e della sicurezza dei camerieri.
In conclusione, i diritti dei consumatori nei ristoranti sono importanti e vanno rispettati dai proprietari e dal personale dei ristoranti stessi. I consumatori hanno il diritto di pagare con conti separati, di utilizzare il bagno, di ricevere informazioni accurate sulle possibili allergie alimentari e sulla provenienza degli ingredienti utilizzati. Se i ristoranti violano questi diritti, i consumatori possono fare ricorso alle autorità competenti per far valere i loro diritti.
Per altri dubbi è possibile contattare Unione Nazionale Consumatori e riuscire a far valere pienamente i propri diritti.