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Rifugi di lusso: i milionari del mondo scelgono la Nuova Zelanda

Vi siete mai chiesti qual è il luogo ideale dove scappare se dovesse mai succedere una catastrofe mondiale?

Forse no, ma a quanto pare la domanda se la sono fatta molti miliardari sparsi per il mondo.

Sanno qualcosa che noi ancora non sappiamo? Può darsi, fatto sta che rampolli di ogni nazionalità, eredi di imperi economici, tycoon e imprenditori hanno iniziato la corsa a costruirsi strutture all’avanguardia, a basso impatto ambientale, completamente autonome.

La meta preferita è la Nuova Zelanda, terra sconfinata di paesaggi mozzafiato e natura incontaminata.

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Dalla Silicon Valley

Il passaggio nella Terra delle ambientazioni di Tolkien deriva direttamente dalla gettonata Silicon Valley: è da lì che numerosi “ricconi” hanno deciso di spostarsi per stanziarsi nel caso in cui arrivasse la temuta apocalisse. Infatti più del 50% degli imprenditori californiani ha preso casa in Nuova Zelanda, e si tratta di abitazioni comprensive di panic room e bunker, insomma completamente dotate di tutto l’occorrente per scongiurare una minaccia catastrofica.

La moda di provvedere alla sopravvivenza futura con una dimora tecnologicamente sicura è partita pochi anni fa, ma si è sviluppata in maniera assai veloce.

Il timore sarebbe forse quello di una rivolta dell’intelligenza artificiale, la paura che prima o poi le macchine si rinvoltino contro gli uomini, o peggio ancora che scoppi un conflitto mondiale di portata devastante.

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milionari-più-riccchi-del-mondo-2Il “primo mondo” è autosufficiente

La Nuova Zelanda rappresenterebbe dunque un’oasi di salvezza, uno scenario dove rifugiarsi e scampare alle temute catastrofi. Perché proprio il paese degli All Blacks lo spiega il presidente americano di MediaWorks NZ Jack Matthews: “Se il mondo andasse in crisi, la Nuova Zelanda è uno dei pochi, forse l’unico, Paese del cosidetto primo mondo a essere da una parte sufficientemente isolato e dall’altra completamente autosufficiente, in termini di energia, acqua e risorse alimentari. La vita deteriorerebbe, ma non sarebbe compromessa”, afferma.

Da molti è considerato il paese del futuro, molto più avanzato e decisamente più autosufficiente anche degli Stati Uniti.

Devono pensarla così molti magnati e uomini di successo come il fondatore di Alibaba Jack Ma, l’imprenditore Kim «Dotcom» Schmitz, il miliardario azionista di Facebook Peter Thiel, il regista premio Oscar di Hollywood James Cameron, il tycoon dell’acciaio Alexander Abramov e il guru della finanza William Foley. Tutti loro hanno finanziato dimore in Nuova Zelanda, la terra promessa di un futuro salvifico perché, come afferma l’amministratore delegato di Reddit Steve Huffman “Non dobbiamo dare per scontato che la democrazia e il benessere cui siamo abituati dureranno per sempre”.

Dunque la tendenza a costruirsi una via d’uscita verso il nuovissimo continente potrebbe presto contagiare anche i meno ricchi qualora la paura della fine della civiltà dilagasse nella nostra società contemporanea.

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