Dichiarazione Precompilata 2023, come avere i rimborsi in busta paga già a luglio. La corsa alla dichiarazione dei redditi è iniziata il 2 maggio e si concluderà il 2 ottobre. I contribuenti italiani potranno presentare il loro 730 precompilato all’Agenzia delle Entrate attraverso l’applicazione web dedicata. Durante questo periodo, ci sono diverse scadenze da considerare. Per ottenere i rimborsi già a luglio, però, la dichiarazione deve essere compilata entro il 31 maggio.
>>>>> Tasse, i dati smentiscono Meloni: ecco chi evade di più
Come ottenere i rimborsi dalla Dichiarazione Precompilata 2023
Entro il 31 maggio, è necessario consegnare tutti i documenti ai professionisti o ai Centri di Assistenza Fiscale (Caf) per la dichiarazione precompilata 2023 e come ottenere i rimborsi già a luglio. Per rimborso si intende il credito eventualmente dovuto nel mese di luglio. Il 30 giugno è la data entro cui i contribuenti che compilano il 730 senza sostituto d’imposta o con il modello Redditi devono versare il primo acconto o saldare direttamente il saldo. Dopo il 2 ottobre, è importante prestare attenzione ad altre date indicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Queste riguardano integrazioni, correzioni, presentazioni tardive e versamento del secondo acconto per coloro che non hanno scelto il saldo diretto al primo pagamento. La stagione della Dichiarazione Precompilata 2023 si concluderà ufficialmente il 28 febbraio 2024, che rappresenta l’ultimo giorno per presentare il modello Redditi precompilato “tardivo”, cioè entro 90 giorni dalla scadenza, e per scaricare il modello Redditi PF On line 2023.
Come annullare la Dichiarazione precompilata 2023 e reinviarla
A partire dal 17 maggio, è possibile annullare una dichiarazione già inviata in caso di errori o omissioni. Questa operazione si può fare una sola volta, utilizzando le funzionalità dell’applicazione web entro il 20 giugno. Bisogna pertanto prestare la massima attenzione, soprattutto nel caso di un primo invio errato. Nella stessa data del 20 giugno è possibile annullare anche il modello 730 + Redditi correttivi già inviato con o senza F24, sempre una sola volta. Il 26 giugno è l’ultimo giorno per annullare tramite l’applicazione web il modello Redditi e i modelli Redditi Persone Fisiche (PF) correttivi collegati, se è stato predisposto un modello F24. Entro il 27 settembre 2023, è possibile annullare il modello Redditi e i modelli Redditi PF correttivi già inviati, se non è stato predisposto un modello F24.
Gli aggiornamenti della Dichiarazione precompilata 2023
La Dichiarazione Precompilata è stata migliorata anche quest’anno, anche se i cambiamenti rispetto agli anni successivi al suo lancio nel 2015 sono stati modesti. Tra le nuove voci introdotte nel 2023, ci sono le spese per canoni di locazione e intermediazione per l’acquisto di immobili adibiti a “prima casa”. Queste informazioni si aggiungono a quelle già presenti negli anni precedenti, come i contributi previdenziali e assistenziali, i contributi per i lavoratori domestici, le spese universitarie e per gli asili nido.
Complessivamente, sono stati utilizzati oltre un miliardo di dati relativi a spese sanitarie, 99 milioni di premi assicurativi, 73 milioni di certificazioni uniche di lavoratori dipendenti e autonomi, 11 milioni di bonifici per ristrutturazioni, 8,5 milioni di dati relativi agli interessi passivi sui mutui e 6,5 milioni di dati relativi a spese scolastiche. Quest’anno, le informazioni pre-caricate dall’Agenzia superano 1,3 miliardi.
Una dichiarazione precompilata sempre più automatizzata
L’Agenzia delle Entrate sta lavorando per automatizzare sempre più la Dichiarazione Precompilata, che lo scorso anno è stata utilizzata direttamente da oltre 4 milioni di contribuenti senza l’assistenza di Caf o professionisti. Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare, come sottolineato dall’Agenzia stessa. La complessità della normativa fiscale italiana, con diverse deduzioni, detrazioni e frequenti modifiche normative, rende difficile automatizzare completamente la dichiarazione dei redditi.
È evidente la necessità di semplificazione. La creazione di testi unici e la semplificazione del sistema tributario sono passaggi necessari per consentire a un numero sempre maggiore di persone di utilizzare la Dichiarazione Precompilata, che rimane uno strumento eccellente in costante miglioramento. Solo attraverso tali miglioramenti sarà possibile ridurre il divario con i Paesi più avanzati in questo settore.
Gli sforzi di miglioramento riguardano non solo il numero di dati precaricati, ma anche gli strumenti a disposizione dei contribuenti. A partire da quest’anno, l’Agenzia delle Entrate consente l’autorizzazione di un familiare o di una persona di fiducia per gestire la propria Dichiarazione Precompilata (visualizzarla, accettarla o modificarla, inviarla) e utilizzare altri servizi online tramite l’accesso all’area riservata del sito. In alternativa, è possibile autorizzare la persona di fiducia tramite una videochiamata con un funzionario delle Entrate. Queste opzioni si aggiungono a quelle già attive dallo scorso anno, come l’invio di una pec o la presentazione della richiesta presso un ufficio dell’Agenzia.
Leggi anche: Manovra stipendi Juventus, accettato il patteggiamento.
Chiara Ferragni e il selfie dello scandalo: risponde alla piccola Giulia.
“Non lo vuole nessuno”, lo sfogo di una madre per il figlio con un disturbo dell’attenzione.
Attacchi omofobi, rimosso il coordinatore di FdI a Novi Ligure.
Chiara Ferragni risponde alla piccola Giulia sul senso della decenza.
Manuel Bortuzzo, la splendida notizia: “Sarò ai mondiali paralimpici”.
Max Gazzè condannato dal Fisco.
Veronica Amistadi, trovato un biglietto con le motivazioni del gesto.
Suicidio di Veronica Amistadi, il messaggio del papà di Riccardo.
Morte di Maria Giovanna Maglie, il tweet della vergogna.