Erano solo voci, adesso arrivano le conferme. Il rimpasto di governo si farà. Ma c’è da aspettare ancora un po’, almeno stando alle fonti qualificate del PD citate da Affaritaliani.it, che racconta di un “aggiustamento” della squadra di governo con l’obiettivo, visto l’esito delle elezioni regionali e comunali, di asciugare la componente del Movimento 5 Stelle all’interno del governo, al fine di “riequilibrare la squadra in base ai risultati elettorali”. Il tutto si farà dopo le feste natalizie.
“Il rinvio del capitolo rimpasto all’inizio del prossimo anno – si legge nell’articolo – è legato a tre fattori fondamentali per il Paese: la messa a punto del Recovery Plan per non perdere i soldi del Recovery Fund, la costruzione di una difficilissima Legge di Bilancio per il 2021, e, ovviamente, la nuova impennata di contagi e di casi positivi che potrebbe portare a un inasprimento delle sanzioni per chi non usa la mascherina e a nuove restrizioni, ad esempio per locali pubblici, ristorante, bar e palestre”.
Dal canto suo, Zingaretti continua a escludere un suo ingresso nell’esecutivo. “L’ipotesi più probabile, spiegano sempre fonti Dem, è quella che alla fine nel governo entri Graziano Delrio, e Orlando prenda il suo posto nel ruolo di capogruppo del Pd a Montecitorio. L’attuale presidente dei deputati Pd andrebbe alla guida del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture al posto di Paola De Micheli, che sul tema Autostrade/Aspi ha avuto non poche divergenze con Palazzo Chigi e con il M5S”.
Sono due poi le ministre grilline donne che rischiano fortemente la poltrona, Nunzia Catalfo (Lavoro) e Lucia Azzolina (Istruzione), giudicata da molti la peggiore ministra in assoluto, visto i danni e il caos creato nel mondo della scuola. Al posto della Azzolina, dunque, è quasi certa la promozione dal ruolo di viceministro a quello di ministro della Dem Anna Ascani, vicina anche al leader di Italia Viva.
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