Una discesa senza fine, quella della Lega di Matteo Salvini. Dopo settimane di calo, l’erosione di consenso del leader della Lega non sembra ancora termine, nonostante i risultati siano già più che drammatici: il partito vede infatti ridotto di quasi 9 punti il bottino delle Europee, portandosi al 25,6% dal 25,9 della scorsa settimana. La testimonianza di una difficoltà che, in queste settimane di crisi, sta intaccando un po’ tutte le forze sovraniste sparse per il mondo.
Restando nell’area di centro destra, mostra un calo anche Fratelli d’Italia (12% dal 12,5), mentre continua la lenta ripresa di Forza Italia (7,9% dal 7,7), salita di 2 punti in due mesi. Nell’area di governo, restano invece stabili i due principali partiti, Pd al 22,9 e M5S al 16,4, ma questa settimana guadagna un punto Italia Viva, salendo al 2,9%. Un segnale in controtendenza rispetto alle ultime settimane, quando Matteo Renzi era stato punito dagli elettori per le sue posizioni spesso in contrasto con il governo Conte.
Una serie di variazioni che cambiano anche, e in maniera piuttosto radicale, lo scenario in vista di eventuali elezioni politiche: la differenza tra lo schieramento di centrodestra e quello di centrosinistra, infatti, al momento è sempre più sottile e prevedere l’esito di un eventuale voto inizia a trasformarsi in esercizio sempre più difficile.
I livelli di fiducia nei confronti dei politici confermano la distanza tra il Presidente del Consiglio Conte, stabile al 60%, e i leader dei vari partiti. La conferma di come l’operato di Palazzo Chigi durante l’emergenza sanitaria stia piacendo particolarmente ai cittadini. Cala la Sinistra al 3,2 dal 3,6.
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