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Riscaldi casa con il condizionatore? Ok, ma ecco l’errore che non devi fare

In alcune zone il freddo intenso si è già fatto sentire, mentre in altre no, ma è comunque il momento di iniziare a pensare al riscaldamento della casa. Alcuni scelgono di farlo utilizzando il condizionatore, poiché, contrariamente a quanto si crede, può rivelarsi più conveniente sia in termini economici che di efficienza. Tuttavia, c’è un aspetto fondamentale a cui prestare particolare attenzione se si opta per questa soluzione. Se possiedi un condizionatore a pompa di calore, ci sono alcune accortezze da tenere a mente per evitare problemi indesiderati. Secondo gli esperti, infatti, esiste un errore comune che molti commettono quando utilizzano il condizionatore per riscaldare gli ambienti. Ma di cosa si tratta? E perché è importante evitarlo? Vediamolo insieme.

La cosa da non fare assolutamente quando si utilizza il condizionatore per riscaldare la casa è attivare la modalità automatica. Il motivo è semplice, come spiega Violetta Silvestri su Money.it: “Il problema della modalità automatica è che la pompa di calore può iniziare a raffreddare gli ambienti anche in autunno o inverno, se interpreta, per esempio, il calore del caminetto come eccessivo. Questo potrebbe far lievitare i consumi elettrici”. Anche i produttori di condizionatori raccomandano di non utilizzare la modalità automatica per riscaldare, ma di impostare manualmente il dispositivo su raffrescamento o riscaldamento a seconda delle necessità.

La funzione automatica, infatti, potrebbe inavvertitamente attivare il raffreddamento anche durante i mesi freddi, ad esempio se rileva un aumento di calore causato dal sole che attraversa le finestre o dal fuoco acceso in una stanza. Infine, Money.it sottolinea che per ottenere le migliori prestazioni dal condizionatore in inverno è importante anche regolare la potenza dell’aria emessa dalla griglia. “Maggiore è la potenza del flusso d’aria, più efficace sarà il riscaldamento, anche se questo potrebbe comportare un po’ di rumore aggiuntivo”.