Sempre più spesso i privati cittadini cambiano gestore del gas perché trovano offerte online, sui siti delle aziende di fornitura, decisamente più convenienti. Questo può essere fatto anche dalle aziende, che possono confrontare le diverse proposte approfittando delle informazioni che si trovano in rete, cosa che consente di trovare la miglior tariffa gas in assoluto.
Il prezzo del gas: quanto costa riscaldare l’azienda
Il prezzo del gas per i privati e le aziende viene espresso in modo differente. Questo perché i consumi non sono in genere paragonabili, quindi le offerte disponibili in rete sono formulate considerando consumi mensili e annui particolarmente elevati. In particolare ciò che cambia nel prezzo del gas per le aziende è la possibilità di evidenziare una quota variabile, da moltiplicare per i metri cubi standard realmente utilizzati, e una quota fissa. Quest’ultima va considerata sui dodici mesi di un anno e non dipende in alcun modo dai consumi effettuati dall’azienda. Oltre a queste due voci in bolletta si trovano poi l’IVA e le imposte previste dalle leggi in merito a questo tipo di fornitura.
Come risparmiare sul prezzo del gas
La quota variabile, correlata al consumo del gas, è ciò su cui il cliente aziendale può risparmiare nel corso dell’anno. Da un lato perché è sempre possibile cercare di modificare i consumi effettivi, ad esempio sfruttando migliori impianti o accessori per la gestione a distanza delle temperature all’interno degli uffici e degli spazi produttivi; dall’altro lato perché le offerte delle diverse compagnie di gestione possono differire ampiamente tra di loro. Per comprendere se un’offerta è più o meno conveniente ci si deve riferire alla quota variabile, quindi a quanto effettivamente si paga il gas al metro cubo standard. Tutte le altre voci sono molto simili nelle diverse proposte reperibili online. Un’altra voce particolarmente interessante, sempre da verificare, riguarda la durata delle condizioni economiche: alcune aziende fissano il prezzo del gas per un certo periodo, a volte fino a 12 mesi. Questo mette completamente al riparo l’azienda da eventuali rincari dei prezzi, che si possono verificare nel corso del tempo.
Cambiare gestore
Proprio come avviene per i contratti dei privati, anche le aziende hanno facoltà di modificare il contratto di gestione della fornitura di gas naturale. Per farlo è sufficiente essere muniti di una bolletta del gestore attuale e dei dati identificativi del soggetto cui è intestata tale fatturazione, che sia esso una persona fisica o una società. Con questi dati sarà sufficiente contattare il nuovo gestore prescelto e indicargli il desiderio di attivare un nuovo contratto, per recedere dal precedente. In questo modo, di fatto, si affida al nuovo gestore il mandato in modo che proceda a suo nome effettuando tutte le attività necessarie a recedere dal precedente contratto di fornitura. La bolletta del forniture attuale serve al nuovo fornitore per avere i dati del cosiddetto “punto fornitura”, ossia dello specifico contatore applicato all’impianto aziendale. Alcuni fornitori richiedono al cliente business di compilare specifici moduli per recedere dal contratto in atto.