Terapia ormonale a carico del servizio sanitario nazionale nella disforia di genere. A partire da oggi, chi vuole cambiare sesso con l’intervento chirurgico potrà ricevere gratuitamente gli adeguati farmaci ormonali, senza essere costretti a provvedere di tasca propria a sostenere ingenti costi. Dopo la decisione dei giorni scorsi della giunta regionale dell’Emilia Romagna il diritto ad accedere ai farmaci ormonali che consentono il cambio di sesso è stato esteso in tutto il territorio nazionale. Si tratta di un’indiscussa vittoria da parte del movimento LGBT: “Le cose non stanno ferme – ha commentato il Movimento Identità Trans – le importanti istanze del mondo trans, passo dopo passo, si muovono seguendo la doppia via della lotta e della trattativa istituzionale/politica”. Anche l’Arcigay, che già ieri aveva giudicato positivamente la norma emiliano-romagnola, ha espresso soddisfazione per il provvedimento su scala nazionale in attesa di conoscerne i dettagli, in particolare le modalità di erogazione dei farmaci.
“Una rivoluzione nazionale e regionale”, ha detto Marco Tonti, coordinatore di Arcigay Emilia Romagna. L’Aifa ha stabilito che “i farmaci per le persone transgender debbano essere a pieno carico dello stato – ha spiegato Tonti – mettendo fine a un’epoca di arbitrarietà nella somministrazione di questi farmaci vitali e rinforzando un principio di parità e di rispetto delle persone, che ci auguriamo resti un criterio basilare per il futuro”. La decisione dell’Aifa, “che finalmente valida il termine transgender nella terminologia ufficiale – ha continuato il coordinatore di Arcigay emilia-romagna – contribuisce a superare una situazione normativa che considera ancora purtroppo la chirurgia il punto di riferimento principale”.
Quali sono i farmaci mutuabili
I farmaci a carico del sistema sanitario nazionale per il cambio di sesso ed erogabili a chi ne ha necessità sono: Testosterone, Triptorelina, Spironolattone, Leuprolide, Estradiolo, estradiolo emiidrato, estradiolo valerato, Ciproterone.
Ti potrebbe interessare anche: Il caso del cimitero dei feti a Roma: sulle croci i nomi delle madri che hanno abortito