Una nuova tipologia di esoscheletro digitale è stata presentata dalla Roam Robotics, azienda di San Francisco specializzata in intelligenza artificiale, a cavalla tra fine marzo e inizio aprile 2018. L’esoscheletro viene riconosciuto in ambito “tech” come una struttura meccanica che fornisce energia supplementare ad un essere umano nell’esecuzione di operazioni gravose. Ci sono diverse tipologie di esoscheletri: da quelli con scopi militari, per aiutare i soldati nel trasporto di pesi gravosi, a quelli destinati alla riabilitazione di pazienti affetti da patologie motorie gravi. La società odierna non può che beneficiare della presenza di questi esoscheletri poiché l’impatto è notevole ed i benefici sono di tale entità da rendere questi prototipi socialmente accettati. Roam Robotics, però, ha pensato per la prima volta a un esoscheletro diverso e in grado di approfondire le esperienze e le conoscenze di chi ama andare sulla neve.
Esoscheletro per sciatori: le caratteristiche
Dunque, è stato recentemente presentato in versione prototipale dalla startup Roam Robotics, che afferma come, grazie al particolare esoscheletro, sia utenti esperti, sia semplici amatori, potranno migliorare le proprie prestazioni sulla neve e addirittura renderle meno faticose. Il prototipo dell’esoscheletro pensato per sciatori pesa poco più di 8 chilogrammi, ma la versione finale – stando a quanto annunciato dalla Roam Robotics in sede di presentazione – farà assestare l’ago della bilancia intorno ai 4,5 chilogrammi. Il prototipo sarà disponibile sul mercato a partire dal 2019. Ma quali sono i vantaggi di affidarsi a un esoscheletro per migliorare le proprie performance sulla neve? A differenza dei consueti esoscheletri digitali, realizzati con pesanti materiali in metallo, quello ideato dalla Roam Robotics fa largo uso di materiali plastici, stoffa e cuscinetti ad aria per la trasmissione. Cuore del progetto è l’attuatore in tessuto che risulta essere molto leggero ma abbastanza resistente per chi è pronto a fare un’esperienza sugli scii. Il sistema realizzato dalla startup americana prevede, inoltre, la presenza di valvole e uno zaino, contenente il “power pack”: grazie a questo si può produrre l’energia che viene trasmessa agli arti inferiori. Grazie alla presenza di algoritmi specifici, l’esoscheletro consente di analizzare lo stile dello sciatore e cerca di anticipare l’erogazione dell’energia subito prima dell’esecuzione di una svolta o di un cambio di rotta.
Il business dell’esoscheletro per sciatori pensato da Roam Robotics
Questo nuovo prototipo pensato dalla startup di San Francisco sarà in grado di fornire un mix di potenza, a un prezzo ridotto sul mercato, a qualsiasi tipologia di amante degli scii: gli sciatori esperti possono sfruttarlo per eseguire in maniera agevole le evoluzioni più complesse, mentre chi frequenta le piste saltuariamente sarà in grado di affrontare senza stress un’intera giornata di allenamento anche se si trova alle prime armi. Come già annunciato, l’esoscheletro per sciatori della Roam Robotics sarà ufficialmente sul mercato dal 2019 e la commercializzazione di questi prototipi sarà disponibile a un prezzo variabile tra i 2000 e i 2500 dollari. Ma l’obiettivo della azienda nata nel 2014 è quello di creare un business vincente nel settore del noleggio così da avere sempre degli esoscheletri “sciatori” immessi sul mercato e disponibili anche per chi non ha i fondi per poter acquistarne uno di proprietà.
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