A Rocco Casalino i down fanno schifo. Per non parlare degli anziani poi… Il portavoce del presidente del consiglio fa parlare nuovamente di sé. E ovviamente non per un bel motivo. Non gli è mai successo finora. Dagospia ha scovato e pubblicato un video di ArcadeTv7 nel quale si vede il portavoce del premier Conte seduto su una cattedra davanti a una classe. Ma a fare scalpore non è la sua posizione, bensì quello che dice sugli anziani e sui ragazzi affetti dalla sindrome di Down.
“Da bambino, da sempre, i vecchi mi fanno schifo. E tutti i ragazzi down…mi danno fastidio. Non ho nessuna voglia di relazionarmi a loro, nessuna voglia di aiutarli, poveretti che gli è capitata sta cosa ma non voglio occuparmene…”, afferma Casalino.
Che poi a chi gli contesta lo schifo di cui parla prova a motivare: “È come se fa schifo il ragno…io provo fastidio…è imbarazzo, non so come spiegarlo, non voglio perderci tempo…non mi va di stare con i vecchietti, non voglio stare dietro ai bambini, non voglio fare bambini, non mi va di stare dietro a uno che è down, che non capisce niente…”.
Il filmato è stato pubblicato il 5 novembre su Youtube, non si evince in quale luogo e quando Casalino abbia pronunciato quelle parole. Inoltre il video non è riconducibile alla attività di Casalino di portavoce di Palazzo Chigi, né ha a che fare con il suo ruolo nel Movimento 5 stelle.
Ovviamente tutti ricordiamo i due audio pubblicati poco tempo fa che hanno mandato nella bufera il portavoce dei 5 Stelle. Erano le ore della tragedia del crollo del Ponte Morandi e Casalino – secondo quanto si sente nell’audio pubblicato – si sfogava per le troppe chiamate ricevute, lamentandosi del fatto che avesse “saltato” Ferragosto.
“Basta, non mi stressate la vita. Io ho pure diritto a farmi magari un paio di giorni, che già mi è saltato Ferragosto, Santo Stefano, San Rocco, Santo Cristo. Mi chiamate come pazzi, anche io ho diritto a due giorni di vacanza”, è la frase incriminata. E poi l’altro audio in cui se la prendeva coi tecnici del Mef in cui diceva che sarebbe successa “una cosa ai coltelli”.
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