Un altro omicidio ha scosso la Capitale. Alle 17.15 di oggi, in via Ferdinando Quaglia, zona Casilino, un uomo è stato tragicamente ucciso mentre si trovava in macchina con la sua compagna. La donna, ferita nell’aggressione, è stata subito trasportata al Policlinico Tor Vergata. La polizia è intervenuta sul luogo e ha avviato le indagini.
Purtroppo, questo omicidio non è un caso isolato. La città è stata teatro di una serie di tragici eventi negli ultimi tempi. L’infermiera di 52 anni, assassinata dall’ex compagno, e l’uomo di 53 anni, ucciso con un coltellata alla schiena a Pomezia, sono solo le ultime due vittime in ordine di tempo. Anche l’omicidio di un uomo, probabilmente di origini pakistane, avvenuto in via della Domus Aurea, nel quartiere Esquilino, ha destato orrore.
La violenza sembra non avere fine. A distanza di soli trenta giorni, la città aveva pianto la giovane Michelle Maria Causo, 17 anni, brutalmente assassinata a Primavalle. Il 2023 ha registrato cifre preoccupanti: nei primi tre mesi dell’anno, 19 omicidi sono stati commessi e 9 donne hanno perso la vita in circostanze tragiche, tra cui sette nelle stragi di Prati e Fidene e altre vittime come Martina Scialdone e Naomi Cabral.
Questa ondata di violenza non ha risparmiato nessuno. Tra gli attacchi armati, emergono le figure di Antonio Da Ponte e sua moglie, Alessandro Corelli, Simone Daranghi e Marco Canali. L’incremento degli omicidi e degli agguati dimostra un crescente scontento e instabilità nell’ambiente della malavita romana, suggerendo che l’antica “pax mafiosa” della città potrebbe essere in pericolo.
Roma, con questi crescenti atti di violenza, sembra ritornare indietro nel tempo, rievocando il tragico 2011, quando si concluse con ben 52 omicidi. La Capitale è in allerta, e l’intera nazione guarda con apprensione a questo periodo buio.