Negli ultimi anni il paragone tra il nostro universo politico e quello di oltre confine è stato spesso lanciato attraverso i social, con particolare riferimento a certi malcostumi italiani che sembrano davvero difficili da sradicare e a una certa benevolenza nei confronti degli onorevoli, che spesso escono indenni anche da clamorosi scandali. All’estero, è la teoria comune a tanti utenti, le cose non funzionano così e chi sbaglia paga davvero. Luoghi comuni? Forse. Ma qualcosa di vero pare esserci.
Pensate per esempio a quanto accaduto di recente in Slovenia, dove un deputato del partito di centrosinistra del primo ministro Marjan Sarec (LMS) si è dimesso per aver rubato un panino in un supermercato a Lubiana, la capitale del paese. Darij Krajcic, 54 anni eletto lo scorso settembre con la lista di Sarec, si era inizialmente difeso dicendo ai media locali di aver rubato il panino per testare la sicurezza del supermercato.
Krajcic era stato infastidito dall’atteggiamento degli impiegati del negozio, che lo avevano ignorato a lungo mentre era in cassa in attesa di pagare il panino. A quanto ha raccontato, i tre dipendenti chiacchieravano tra di loro e nessuno si è accorto del furto, permettendogli di uscire indisturbato. Krajcic ha detto di essere poi tornato indietro a pagare il suo acquisto, e che il suo non era altro che una specie di “esperimento sociale”.
Una storia raccontata dal diretto interessato ai colleghi. E che una volta diventata di dominio pubblico ha fatto finire il politico nella bufera. L’opinione pubblica ha infatti creduto alla sua versione, ma gli ha rinfacciato comunque il reato: “Non si ruba, nemmeno per un esperimento”. A poco è servito che l’uomo abbia poi saldato il conto. La condanna è stata unanime e le dimissioni inevitabili. E ha sollevato di nuovo le domande degli utenti italiani: “Da noi sarebbe mai finita così?”.
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