Silvio Berlusconi? Le sue condizioni di salute sono dettate “dalla malattia di vecchiaia” e quindi serve servirà una perizia medico legale sul suo stato per potere “prendere una decisione motivata e ragionata” sul processo Ruby ter. Dopo uno stop di oltre tre mesi, questa è la decisione presa dal collegio della settima sezione penale di Milano presieduto da Marco Tremolada, una risposta all’ennesima richiesta di un rinvio per motivi di salute presentata in questi giorni dagli avvocati che assistono l’ex premier.
Il processo è stato rinviato al 15 settembre per conferire l’incarico ai periti. Secondo la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, però, le condizioni di Berlusconi sarebbero più dettate dalla vecchiaia che da una malattia, tanto che “lo abbiamo visto scorrazzare in kart nella sua Sardegna, parlare con i leader politici. Se non fosse supportato da una serie di medici infinita e di avvocati sarebbe qui a farsi il processo”.
Siciliano sostiene l’accusa insieme al pm Luca Gaglio. Su posizioni opposte, invece, l’avvocato di Berlusconi Federico Cecconi, che ha replicato: “C’è stato sicuramente un moderato miglioramento nel periodo estivo, che però invece negli ultimi tempi è stato al tempo stesso condizionato da diversi e importanti episodi soprattutto di fibrillazione atriale, che sono quelli che maggiormente preoccupano i medici”.
Nel corso delle ultime due settimane, Silvio Berlusconi si è recato per tre volte all’ospedale San Raffaele di Milano. Secondo la pm Siciliano “le malattie si curano, ma la vecchiaia è una malattia ingravescente. Abbiamo visto che l’imputato Berlusconi stava meglio, lo abbiamo visto scorrazzare in kart nella sua Sardegna, parlare con i leader politici, decidere del nostro futuro e di quello dei nostri figli”.
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