Duro scontro a distanza tra Michele Santoro e Rula Jebreal. Con un post pubblicato sui social, la giornalista accusa il collega di difendere un “dittatore sanguinario” come Vladimir Putin. Ma l’ex conduttore non ci sta e decide di replicare in diretta tv dallo studio di Non è l’Arena dove è ospite di Massimo Giletti.
“Mi rattrista ascoltare Santoro che giustifica un dittatore sanguinario. – questo il post pubblicato sui social da Rula Jebreal – E mi preoccupa oltremodo constatare questa deriva autoritaria in Italia. Alcuni editori e tanti conduttori si muovono come mercenari, disposti a svendere la democrazia”.
“Non ti ferisce ad esempio il fatto che una donna che ha lavorato con te, Rula Jebreal, dica che le fa tristezza vedere che Michele Santoro difende un sanguinario come Putin?”, gli domanda Giletti durante Non è l’Arena. “Io ho una grande stima di Rula. Tanto più che lei frequenta tanti potenti del mondo. – replica sarcastico Santoro – Forse qualche volta dovrebbe venire con me anche tra quelli che potenti non sono. Per esempio quelli che hanno fatto la marcia Perugia-Assisi”.
“Il più alto numero di persone solidali con gli ucraini era in quella marcia. – sottolinea Michele Santoro – Parliamo di persone umili. Di persone che non hanno soldi, non hanno tutti i soldi delle persone che frequenta Rula. Persone normali che camminano per la pace. Tutte queste persone hanno ospitato nelle loro case gli ucraini. Come me, la notte non dormono al pensiero dei civili che muoiono in Ucraina. Quindi l’idea che io possa essere a favore dell’intervento di Putin è una pura follia. Un anno prima dell’invasione di Putin, Zelensky ha detto che il compito dell’Ucraina era riconquistare la Crimea. Sette giorni prima dell’intervento di Putin è stato ribadito che gli ucraini erano contrari all’applicazione degli accordi di Minsk”, conclude.
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