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Russia: Putin firma la legge contro la “propaganda gay”

Il presidente russo Vladimir Putin ha apposto la sua firma sulla legge che da oggi, dunque, entra in vigore in tutta la Federazione russa. Si tratta della norma che proibisce la cosiddetta “propaganda gay” non solo tra i minorenni, com’era già stato stabilito da una legge del 2013, ma anche tra gli adulti. Secondo gli osservatori internazionali verrà così resa impossibile in Russia anche la sola discussione sullo stile di vita lgbt. Sarà vietato persino parlarne.

Vladimir Putin

La nuova legge contro la propaganda gay era già stata approvata all’unanimità da parte della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, con 411 voti a favore contro nessuno contrario. Norma che era già stata bocciata dalla Corte di Strasburgo perché ritenuta discriminatoria e lesiva del diritto alla libertà di espressione. Vyacheslav Volodin, presidente della Duma e fedelissimo del presidente Putin, commenta invece così: “Dobbiamo fare il possibile per proteggere i nostri figli e chi vuole condurre una vita normale”.

Come appena accennato, esiste già da nove anni una legge che proibisce la diffusione tra bambini e adolescenti di informazioni sulla cultura gay, gender e lgbt, dirette a formare, si legge nel testo, “impostazioni sessuali fuori dalla tradizione” di concetti come la parità sociale di eventuali relazioni “diverse”. La legge, superata oggi dalla nuova versione, impone una informazione che susciti interesse “esclusivamente” verso il concetto di famiglia tradizionale. I trasgressori rischiavano multe fino a 80 euro. Mentre le persone giuridiche, ovvero le case editrici, fino a circa 16mila euro e la sospensione dell’attività per 90 giorni. Ora invece le multe potranno arrivare fino a 165mila euro in caso di propaganda diretta ai minori.

Da segnalare anche il discorso tenuto dal sedicesimo patriarca di Mosca, Cirillo I, dopo dieci giorni dall’inizio della guerra in Ucraina. “Stiamo parlando di qualcosa che va oltre le convinzioni politiche. – disse il patriarca ortodosso – Parliamo della salvezza umana. Ci troviamo in una guerra che ha assunto un significato metafisico. La parate dei gay dimostrano che il peccato è una variabile del comportamento umano. Questa guerra è contro chi sostiene i gay, come il mondo occidentale, e ha cercato di distruggere il Donbass solo perché questa terra oppone un fondamentale rifiuto dei cosiddetti valori offerti da chi rivendica il potere mondiale e porta avanti la propaganda lgbt”.

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