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Russia, Putin preoccupato: “Mole colossale di difficoltà per colpa delle sanzioni”

La guerra in Ucraina nelle ultime settimane ha perso quel seguito mediatico che ne ha caratterizzato lo sviluppo fin dal 24 febbraio scorso, giorno dell’inizio dell’invasione russa. Giornali e tv italiani ed europei sembrano non interessarsi più molto a quanto sta accadendo nel Donbass e in tutte le altre regioni colpite dalll’artiglieria di Mosca. In molti sono anche convinti che Kiev presto cederà alla superiorità militare russa. Ma sono davvero tutte rose per il leader del Cremlino Vladimir Putin? A giudicare dalle sue ultime dichiarazioni sembrerebbe proprio di no.

Vladimir Putin

“Questa è una sfida per il nostro Paese. – dichiara Putin citato dall’agenzia russa Tass – Ma davanti alla “mole colossale di difficoltà che stiamo affrontando, cercheremo nuove soluzioni in modo energico e competente”. L’Occidente sta cercando di “frenare lo sviluppo della Russia”, accusa il presidente russo il quale però assicura che, nonostante le difficoltà, il suo Paese “non si arrenderà”.

Insomma, secondo Putin, le sanzioni economiche imposte dall’Occidente al suo Paese starebbero creando una “mole colossale di difficoltà”. Non è dunque vero, come sosteneva qualcuno, che le sanzioni avrebbero solo fatto il solletico a Mosca che, al contrario, starebbe affrontando uno dei momenti più difficili della sua storia recente. E l’ammissione stessa di Putin ne rappresenta la prova.

Intanto però, come appena accennato, la situazione sul campo di battaglia sembra sorridere ai russi. È vero che nelle ultime settimane i lanciarazzi Himars, forniti dagli americani, stanno perlomeno tenendo alto il morale delle truppe di Kiev che ora sperano in una controffensiva. Ma la realtà è che i russi continuano ad avanzare ogni giorno, se pur di pochi metri. I continui bombardamenti sulle città e sulle aree industriali rischiano infine di mettere in ginocchio l’economia ucraina. La nuova linea difensiva ucraina nel Donbass, poi, potrebbe cedere da un giorno all’altro.

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