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Ryanair contro il governo: siete ridicoli

Rayanair governo Italia ridicolo

L’amministratore delegato di Ryanair, Eddie Wilson, ha espresso profondo disaccordo sul recente decreto del governo Meloni, che intende limitare le tariffe aeree dalla Sicilia e la Sardegna. Wilson ha descritto il decreto come “ridicolo”, affermando che interferisce con il libero mercato e sarà probabilmente annullato dalla Commissione Europea.

Interpellato sulla giustificazione del decreto a difesa dei consumatori, Wilson ha risposto: “Il decreto è in netto contrasto con il regolamento 1008 dell’Unione europea che lascia le compagnie libere di fissare i prezzi.” E ha aggiunto, facendo un paragone storico e letterario: “L’Unione sovietica nel 1917 ha provato a fissare i prezzi al posto del mercato e non ha funzionato. Ah, mi scusi: ricordo un altro precedente, il sistema economico di Harry Potter.”

Wilson ha poi sottolineato i contributi significativi di Ryanair all’economia italiana, in particolare nelle regioni meno servite. Riguardo le tariffe, ha dichiarato: “Il successo di Ryanair si basa su un principio fondamentale: aumentare i posti a disposizione sugli aerei e, in questo modo, tenere le tariffe molto basse.”

Il decreto, però, potrebbe avere l’effetto contrario. Wilson ha spiegato che limitando le tariffe, il governo potrebbe indirettamente ridurre le rotte aeree e, di conseguenza, aumentare i prezzi medi.

Rispetto alle critiche dell’Enac, che accusa le compagnie aeree di speculare sui disastri naturali, Wilson ha ritenuto tali affermazioni come un insulto, ricordando gli sforzi umanitari della compagnia durante le crisi. Ha inoltre bollato le affermazioni dell’ENAC sugli algoritmi di prezzistica come “spazzatura”.

Concludendo, Wilson ha sottolineato la crescente dipendenza dell’Italia dai voli di Lufthansa, che potrebbe portare a ulteriori scali in Germania per i viaggiatori italiani. In tutto ciò, il messaggio di Wilson è chiaro: la libertà del mercato e il ruolo di Ryanair nell’economia italiana non dovrebbero essere sottovalutati.

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