Il Giornale arriva per la prima volta in edicola e lo fa prendendo le distanze in maniera netta dai drammatici avvenimenti degli Stati Uniti, dove alcuni manifestanti pro-Trump hanno assaltato il Congresso e causato un parapiglia culminato in violenze e 4 morti. Tra i contenuti della testata, ampio risalto allo strappo definitivo di Forza Italia da certa destra, dai compagni di strada che non disdegnano camicie nere e camicie verdi.
L’effetto devastante dei fatti di Capitol hill si è fatto insomma sentire. Ecco il passaggio cuore del ragionamento dell’editoriale del direttore del Giornale, titolato, “Il muro di Berlino dei sovranisti”: “Il 6 gennaio 2021 sta al sovranismo come il 9 novembre 1989 – giorno della caduta del muro di Berlino- sta al comunismo – scrive Sallusti- Parole d’ordine, obiettivi e metodi dovranno cambiare. Pena la fine di un progetto politico, che non è accettabile sia complice di estremisti violenti, tantomeno golpisti”.“La destra, anche quella italiana, batta un colpo. Nonostante Conte e Zingaretti, non vorremmo mai ritrovarci con il Parlamento occupato da matti in camicia nero-verde. Un’altra destra è possibile, e noi ci crediamo”.Il tutto seguito da un intervento di Silvio Berlusconi titolato: “È la fine peggiore. Noi liberali siamo un’altra cosa”. Un messaggio chiaro lanciato insomma a quel Matteo Salvini che ha più volte manifestato tutta la sua vicinanza a Trump, indossando anche una mascherina che lo omaggiava, e a Giorgia Meloni sempre pronta a correre in soccorso del presidente americano uscente.
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