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Orsini non gradito al Salone del Libro, le proteste del Fatto Quotidiano

Il Salone del Libro di Torino contro Alessandro Orsini. Il Fatto Quotidiano fa presente che nella prossima edizione del Salone, il 19 maggio si terrebbe la presentazione del libro “Ucraina, critica della politica internazionale”, edito dalla casa editrice del Fatto, Paper First. L’autore è il controverso professore Alessandro Orsini. La dirigenza del Salone, però, non ha accettato la proposta, alimentando la polemica. Ecco com’è andata.
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Alessandro Orsini persona non gradita al Salone del Libro
Alessandro Orsini non è gradito alla dirigenza del Salone

No al prof. Orsini al Salone, l’appello del Fatto Quotidiano

La versione dei fatti secondo il quotidiano diretto da Marco Travaglio. L’organizzazione del Salone avrebbe chiesto di presentare il libro di Travaglio “Scemi di Guerra”, quello di Antonio Padellaro “Confessioni di un ex elettore” e quello del generale Fabio Mini, “L’Europa in guerra”. “Paper First paga lautamente per la sua presenza al Salone, ha proposto di inserire anche una presentazione per Orsini”. L’organizzazione ha detto sì a Travaglio, Padellaro e Mini. Ma non ha mai risposto su Orsini. Paper First ha provato allora a inventare un dibattito dal titolo “La guerra in Europa” che avrebbe visto presenti Mini, Orsini e Alessandro Di Battista. Qui è arrivato l’ok. Poi, però, il generale Mini ha comunicato la sua indisponibilità per la data del dibattito. A quel punto dal Salone è arrivato il no a Orsini, tollerato solo come ospite.

Marco Lillo, vicedirettore del Fatto, ha chiesto a Nicola Lagioia, alla sua ultima esperienza di direzione, di rivedere la sua decisione. Secondo Lillo il Salone di Torino “non vuole mettere in cartellone il libro di Orsini. Accettando il professore al massimo come ospite di un altro autore”. E conclude dicendo che il Salone può legittimamente escludere Orsini e il suo libro. Ma “non può ignorare il pessimo segnale di chiusura verso un’idea diversa da quella dominante nelle élite che esprimono la dirigenza del Salone su una questione fondamentale come la guerra”.

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