A sentirlo parlare, Matteo Salvini è vittima in questi giorni dei soprusi di un premier sempre più aspirante dittatore, Giuseppe Conte, che sfrutta la tv come personalissimo megafono attaccando i rivali politici mentre è in diretta nelle case degli italiani. Eppure, a guarda bene, i dati sembrano mostrare una realtà un po’ diversa, con il leader della Lega non proprio nel ruolo del tenero agnellino messo in pericolo dal lupo cattivo. 
L’Osservato Eurispes nel suo rapporto semestrale presentato a Roma ha infatti fornito la seguente fotografia della tv italiana: “Con oltre 900 apparizioni protagonista quasi assoluto della comunicazione, tra ottobre 2018 e marzo 2019, è Matteo Salvini (un dato che conferma il trend iniziato dopo le elezioni del 4 marzo 2018)”. Un’analisi che è frutto dell’esame svolto sulle edizione primetime andate in onda da ottobre 2018 a marzo 2019.
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L’onnipresente Capitano fa mediamente capolino nel 10,02% dei tg, un dato che lo pone al primo posto tra tutti i politici italiani, superando Luigi Di Maio (9%), Giuseppe Conte (6,78%) e Sergio Mattarella (4,29%). “Salvini ha raccolto, tra ottobre 2018 e marzo 2019, quasi 900 presenze nelle titolazioni di tg delle 7 testate generaliste”.
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Dati decisamente in controtendenza con la narrativa adottata in questi giorni da Matteo Salvini e dalla sua collega sovranista Giorgia Meloni: i due, messi in imbarazzo dal premier che ha rivelato agli italiani le menzogne raccontate sul Mes, si sono messi sulla difensiva, puntando il dito contro i metodi quasi dittatoriali di Conte che non si consulta con le opposizioni al momento di prendere decisioni e utilizza la tv pubblica a suo piacimento. Forse, sarebbe stato più onesto ammettere di aver raccontato qualche fandonia di troppo agli elettori, ammettendo di essere stati pubblicamente sbugiardati.
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