Silvio Berlusconi prosegue a tutto gas sulla strada che, nelle sue intenzioni, dovrebbe portarlo dritto dritto al Quirinale. Il fondatore di Forza Italia conferma più che mai la sua candidatura al Colle. Ma a mettergli i bastoni tra le ruote stavolta potrebbero essere proprio i suoi alleati di centrodestra. Lega e Fratelli d’Italia, infatti, hanno confermato il loro sostegno al Cavaliere. Ma con diversi distinguo e alcuni paletti. Atteggiamento che non fa dormire sonni tranquilli a Berlusconi, convinto da parte sua di poter riuscire a rimediare quella cinquantina di voti che sulla carta gli mancherebbero.
I retroscena giornalistici raccontano di un Silvio Berlusconi impegnato, insieme all’amico Vittorio Sgarbi, in una interminabile serie di telefonate a parlamentari e Grandi elettori ancora indecisi su chi votare come successore di Sergio Mattarella. Il Cavaliere è convinto di farcela, visto che considera già in tasca i 450 voti della coalizione di centrodestra. Ma è proprio da quell’area che per lui potrebbero arrivare le brutte sorprese.
“Vorremmo condividere il suo entusiasmo. Se Berlusconi ci convince, avrà il sostegno leale e ufficiale di Fratelli d’Italia. Ma se così non sarà, servirà un piano di riserva. E non vorremmo che a quel punto qualcuno si sfilasse”. Così dichiara Ignazio La Russa, uno dei maggiorenti del partito di Giorgia Meloni. Rincara la dose il capogruppo alla Camera della Lega, Riccardo Molinari: “Dobbiamo capire se Berlusconi è davvero in campo. Dobbiamo però prepararci un piano B. Trovare un’altra figura di centrodestra che sia condivisibile anche dal centrosinistra”.
Insomma, i partiti sovranisti non faranno sconti nemmeno a Berlusconi. A conferma di questo sospetto c’è anche il super attivismo dimostrato da Matteo Salvini nelle ultime ore. Il leader leghista è deciso a dare le carte nella partita per il Quirinale. Per questo sarebbe in contatto anche con Matteo Renzi. I due Matteo si sarebbero accordati addirittura per un patto di legislatura che abbia lo scopo di mandare al Colle una personalità moderata di centrodestra che non sia Berlusconi, oppure lo stesso Mario Draghi. Senza però portare il paese ad elezioni anticipate.
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